Non un Roma-Verona indimenticabile per i giallorossi, ma arrivati a questo punto della stagione, conta solo il risultato. L’atmosfera vibrante dell’Olimpico, con oltre 62 mila spettatori, ha fatto da sfondo a una partita intensa risolta da un guizzo di Shomurodov nel primo tempo. Il suo gol ha piegato un buon Verona e permesso ai giallorossi di tornare alla vittoria dopo i pareggi con Juve e Lazio. Questa vittoria non solo allunga a 17 la striscia di risultati utili consecutivi (un’impresa che riporta alla mente le gestioni di Ranieri, Spalletti e Garcia), ma proietta la squadra a soli due punti dal quarto posto, in attesa dei verdetti di lunedì.
Come è andato questo Roma-Verona
Il centrocampo è teatro di una battaglia intensa, con Koné e Duda protagonisti di un acceso confronto. Per scardinare l’equilibrio, Ranieri introduce Dovbyk, formando un nuovo tandem offensivo con Shomurodov. Zanetti non sta a guardare e risponde con l’inserimento di Livramento, mentre i giallorossi si affidano a Rensch ed El Shaarawy. Gli ultimi minuti vedono i padroni di casa trincerarsi in difesa del vantaggio, stringendo i denti per conquistare la vittoria.
Chi ha fatto meglio in Roma-Verona tra i giallorossi
Soulé 7. Non si ferma la crescita esponenziale dell’ex Juventus, che continua a deliziare con la sua qualità e la sua spensieratezza. Oggi è un giocatore totale: decisivo con la sua giocata illuminante (sterzata + assist vincente per Shomurodov), abile nel conquistare falli e punizioni, un incubo per Valentini e prezioso anche in fase di ripiegamento. Un momento di forma strepitoso.
Shomurodov 7. La partita di Shomurodov è un susseguirsi di movimento e impegno, intervallati da qualche imprecisione. Ma a decidere sono due guizzi di classe: una spaccata acrobatica su imbeccata di Soulé per il gol vittoria e un tacco volante spettacolare che ha dato il via a un contropiede. Ormai è chiaro: l’uzbeko porta corsa e generosità, una tecnica non sempre sopraffina, ma anche gol che contano.
Chi ha steccato la partita durante Roma-Verona 1-0 tra i padroni di casa
Ndicka 5,5. La sua onnipresenza in questa stagione sembra pesare. Si notano alcune sbavature e una tendenza a concedere troppo spazio agli avversari in marcatura. Pur senza commettere errori gravi, la sensazione è che un periodo di riposo gli gioverebbe.
Saelemaekers 5,5. Non si arresta la flessione di rendimento del giocatore belga. Rimpiazzato sulla fascia destra, non riesce a esprimere la lucidità e la vivacità che lo hanno contraddistinto in passato. Il suo limite rimane la tendenza a cercare giocate complicate anche quando sarebbe più opportuno un approccio più semplice. La sua frustrazione al momento del cambio è evidente.