I tifosi della Roma pensano a un solo imperatore, quando gli si chiede loro di indicare le glorie del calcio della Capitale: Francesco Totti. Ed effettivamente, questo strepitoso giocatore ha dato tanto, tantissimo alla città, non solo in termini di vittorie.
Magari i più giovani lo ricordano come il più grande dei grandi, ma la storia è lunga, e nella Roma, come ricordano bene i tifosi più longevi, hanno militato glorie internazionali, che oggi vogliamo ricordare.
E anche se nel mercato scommesse serie a di quest’anno la Roma fatica a entrare tra le favorite, vale la pena ricordare tutte le stagioni gloriose che ha affrontato. Scopriamo chi sono stati gli atleti e gli allenatori più importanti per la gloriosa storia dell’AS Roma.
Gli eroi dei grandi successi
Nella memoria collettiva dei tifosi giallorossi, ci sono stagioni impresse a fuoco e nomi che, con i loro gesti, hanno inciso indelebilmente la storia del club. Una di queste è senza dubbio la stagione 2000-2001, culminata con la vittoria del terzo Scudetto. In quella squadra, accanto a Totti, brillavano stelle come Gabriel Batistuta, Vincenzo Montella e Cafu. Era una Roma forte, affamata, costruita per vincere – e ce la fece, sotto la guida esperta di Fabio Capello.
Ma anche negli anni Ottanta, un altro scudetto aveva fatto sognare la Capitale. Era il 1983, e la Roma di Nils Liedholm incantava per gioco e carattere. Bruno Conti, Paulo Roberto Falcão, Agostino Di Bartolomei: nomi che ancora oggi vengono pronunciati con reverenza nei bar della città, come simboli di un’epoca d’oro che ha consolidato il mito giallorosso.
Non meno memorabili sono state le cavalcate europee: la finale di Coppa dei Campioni del 1984, persa ai rigori contro il Liverpool proprio all’Olimpico, e più recentemente la straordinaria vittoria della Conference League nel 2022. In quell’occasione, José Mourinho ha riportato un trofeo internazionale nella bacheca romanista, spezzando un lungo digiuno e regalando ai tifosi un’altra notte da leggenda. Queste imprese, anche se distanti nel tempo, hanno contribuito a cementare l’identità e l’orgoglio della Roma.
Le menti della panchina
Dietro ogni grande Roma, c’è sempre stato un grande allenatore. Nils Liedholm è stato un maestro di calcio e di vita. Il suo stile, calmo e riflessivo, il gioco ordinato e armonioso, la fiducia nei giovani e la capacità di unire il gruppo lo hanno reso amatissimo. A lui si deve la costruzione della squadra capace di conquistare lo Scudetto del 1983, con un’impronta di gioco che ancora oggi viene ricordata con nostalgia.
Fabio Capello, invece, ha preso in mano una squadra affamata e l’ha trasformata in una macchina da guerra. Con lui, la Roma del 2001 è diventata matura e consapevole dei propri mezzi. Fu lui a volere con forza Batistuta, costruendo attorno a Totti un sistema equilibrato e devastante. Il risultato fu uno dei momenti più gloriosi della storia romanista.
Non si può però parlare della panchina senza citare Claudio Ranieri. Romano e romanista, ha sfiorato uno Scudetto nel 2010 con una delle rimonte più emozionanti di sempre. È tornato in momenti difficili, nel 2019 e poi ancora nel 2024, per ridare equilibrio alla squadra e riportare serenità all’ambiente. Con lui in panchina, la Roma ha stravinto nei derby e ha vissuto alcune delle sue serate più sentite. Come Spalletti e Mourinho, Ranieri ha saputo interpretare l’anima della piazza con cuore, lucidità e appartenenza, qualità che lo rendono, a tutti gli effetti, uno dei grandi “Re di Roma”.