Lazio-Roma, come sempre, offre moltissimi spunti. I derby si ricordano solo se si vincono, e la Roma di Gasperini ha fatto esattamente questo. Il tecnico ha aggiunto alla sua carriera un successo nel derby capitolino, regalando ai tifosi giallorossi una vittoria con l’unico risultato visto finora in questa stagione: un solido 1-0.
L’uomo del Derby Lazio-Roma anche stavolta è Lorenzo Pellegrini
L’indiscusso protagonista della partita è stato Lorenzo Pellegrini. Dopo essere stato rilanciato da Ranieri, ora è Gasperini a puntare su di lui. Con due giocate, Pellegrini si è ripreso la scena nel momento cruciale della stagione. L’allenatore ha sempre mostrato grande stima nei suoi confronti, e ora spetta a Pellegrini confermare il suo valore e sfruttare al meglio il suo potenziale.
Rensch, la rivelazione
Anche Devyne Rensch ha offerto una prestazione di alto livello. Il giovane olandese è stato tra i migliori in campo, intercettando il pallone da Taveres e dando il via all’azione che ha portato al gol decisivo. Nonostante le gerarchie lo vedano dietro a Wesley, Rensch ha dimostrato a Gasperini di essere all’altezza della situazione, confermando un trend positivo che dura dall’ultima amichevole precampionato.
Il cuore della squadra
La vittoria è stata frutto di una prestazione di cuore e carattere, come sottolineato da Gasperini stesso. L’ossatura della squadra, composta da giocatori come Pellegrini, Mancini, Koné e Cristante, ha dimostrato l’essenza della Roma, permettendo al club di portare a casa i tre punti.
Momenti di tensione
Non sono mancati i rischi per la Roma. Una delle maggiori criticità è stata l’ampio spazio difensivo concesso a Dia della Lazio, che ha avuto l’opportunità di presentarsi a tu per tu con il portiere Svilar. Un’altra occasione di pericolo si è verificata verso la fine del match, quando la Roma, in vantaggio e con un uomo in più, si è fatta schiacciare dalla pressione avversaria, rischiando il pareggio con Cataldi.
Rensch 7. In questo caso, l’approccio migliore si è rivelato l’attacco. Invece di limitarsi a controllare Nuno Tavares, la tattica è stata quella di contrattaccare, superandolo in velocità nell’area di rigore e conquistando il pallone decisivo per il vantaggio.
La sua performance è stata eccezionale sotto ogni punto di vista. Ha dimostrato una grande attenzione negli uno contro uno difensivi e una costante e incisiva spinta offensiva. I suoi cross sono stati una minaccia costante per la difesa avversaria, dimostrando grande pericolosità. Una prestazione a tutto tondo che lo ha reso il migliore in campo.
Mancini 5. Soffre più del dovuto sia Dia, che lo grazia dopo un’uscita rivedibile, sia Castellanos. Va pericolosamente a terra troppo facilmente.