Un match delicatissimo questo Roma-Napoli, in un posticipo atteso per tutta la settimana nella Capitale. Se non altro, perché dall’altra parte c’era la capolista del campionato che fino a questo momento ha incantato in Serie A ed in Champions League. Insomma, una prova d’appello importante, dopo aver conquistato l’intera posta in palio non con pieno merito a San Siro contro l’Inter, fino ad arrivare ai successi più sofferti del previsto (per ragioni differenti) contro Lecce e Sampdoria.
Momento delicato della stagione, quello in cui arriva questo Roma-Napoli, alla luce del fatto che Mourinho debba fare a meno dei nuovi acquisti tanto decantati ed arrivati in estate. Ecco perché nel titolo del nostro articolo di oggi abbiamo citato senza troppi giri di parole due elemento come Zaniolo e Abraham.
Il primo alla ricerca dell’equilibrio e della continuità. Fattori che probabilmente non si sono mai visti da quando indossa la maglia giallorossa. Il secondo, invece, ha una disperata necessità di ritrovare confidenza con la via della rete. Complicato, sotto questo punto di vista, il suo avvio di stagione. Insomma, tanti spunti di interesse alla vigilia di quello che può essere considerato in tutto e per tutto uno scontro diretto.
I migliori in Roma-Napoli tra i giallorossi
Camara 6,5. Peccato per qualche errore tecnico di troppo, ma è di gran lunga quello che ci mette più garra. Lotta su tutti i palloni e se il pullman di Mourinho regge fino al minuto 80, buona parte del merito bisogna reindirizzarlo alla sua fisicità.
Mancini 6,5. Uno dei primi difensori di Serie A a limitare per davvero Kvara. Partita estremamente attenta, senza gli eccessi che hanno caratterizzato spesso e volentieri la sua esperienza in maglia giallorossa.
Chi ha steccato Roma-Napoli tra i padroni di casa
Abraham 4. Di gran lunga, il peggiore in campo. Tutte le attenuanti tattiche del caso, perché è anche vero che se l’impostazione della squadra prevede la totale rinuncia a fare gioco, inevitabilmente gli attaccanti ne risentono. Premesso questo, la prova dell’inglese è stata a tratti imbarazzante. Mai pulito palloni per i compagni, tanti errori tecnici e condizione atletica approssimativa. Un altro giocatore, rispetto a quello che l’anno scorso spesso e volentieri ha portato avanti la baracca.
Smalling 5. Si capisce subito che la serata promette male, rimediando un giallo nel primo tempo non da lui. Osimhen lo mette in difficoltà, ma tutto sommato il difensore inglese regge dignitosamente. Almeno fino alla mezza frittata sul gol, quando sbaglia completamente il tempo dell’intervento.