I migliori e peggiori in Roma-Spezia tra i ragazzi di Fonseca

L’analisi di Roma-Spezia in teoria dovrebbe essere molto complicata, ma sostanzialmente é semplice, in quanto il match di Coppa Italia andato in scena all’Olimpico é la foto perfetta delle ultime stagioni giallorosse. Forse tutte quelle successive al 2010, quando gli uomini di Ranieri sfiorarono lo scudetto contro la corazzata Inter crescendo alla distanza e dando filo da torcere ad una squadra che di la a poco avrebbe vinto tutto. Ebbene, da quel momento pare ci sia un minimo comune denominatore che accompagna ogni stagione giallorossa.

Alla prima difficoltà  o batosta, la squadra pare sgretolarsi. Sensazione fortissima soprattutto nei primi minuti di questo Roma-Spezia, quando gli ospiti senza fare nulla di trascendentale si sono ritrovati avanti di due gol. Poi la reazione c’é stata, il pareggio pure. E magari con un attaccante di scorta non impegnato a ribaltare i giudizi su di lui arrivati dopo Crotone, probabilmente parleremmo di una partita e di un risultato diverso.

I migliori in Roma-Spezia

Spinazzola. Fino a quando la condizione lo ha retto, indubbiamente uno dei migliori in campo. Anche lui ha bisogno di giocare e di ritrovare il ritmo partita, dopo l’infortunio arrivato a Bergamo. Se solo i compagni di squadra provassero a saltare l’uomo come fa lui, molti problemi sarebbero già  risolti.

Mkhitaryan. Non irresistibile il buon Mkhitaryan, sia chiaro, ma oltre al gol é stato uno dei pochi a sbattersi per davvero, trascinando la squadra ai supplementari e facendoci rivedere qualcosa che di certo non si é visto in occasione delle ultime uscite della Roma in campionato.

Pedro. Forse l’unica nota lieta per l’allenatore della Roma, arriva proprio dall’ex Barcellona. Convincente la sua prestazione e condizione fisica post infortunio migliore di quanto ci si potesse aspettare. Occorre ripartire dalla sua esperienza.

I peggiori di Roma-Spezia

Borja Mayoral. Le note dolenti non possono non partire da lui. Si divora almeno tre gol, l’ultimo dei quali avrebbe dato il successo ai giallorossi evitando anche la fatica dei tempi supplementari. La freddezza davanti alla porta, questa sconosciuta.

Mancini. Severo, probabilmente, il secondo giallo. Tuttavia, se sai di essere ammonito quell’intervento inutile a centrocampo va evitato nel modo pi๠assoluto. La disfatta inizia proprio in quel momento.

Pau Lopez. La Roma arriva ai supplementari grazie anche ad un suo intervento molto difficile allo scadere, ma il liscio in uscita con cui lascia poi i compagni di squadra in nove uomini é imperdonabile. Difficile aggiungere altro dopo una serata simile.

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