ROMA, 20 aprile – Il capitano esordisce cosi: «Me l’hanno gufata. Tornerò più forte di prima».
Francesco Totti ha appena concluso l’intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro al quale è stato sottoposto in anestesia locale dal professor Pierpaolo Mariani a Villa Stuart. Totti è entrato in sala operatoria alle 15.03 e l’intervento è durato circa un’ora. C’è ottimismo nello staff medico per un ritorno in campo del capitano della Roma entro settembre, considerata anche la forte volontà del giocatore, che poco prima di essere operato ha ricevuto la visita della madre Fiorella. Tra poco il professor Mariani comunicherà l’esito dell’intervento chirurgico eseguito in artroscopia. Totti resterà in clinica a riposo per tre-quattro giorni.
L’intervento chirurgico è servito per la «ricostruzione del legamento crociato anteriore», come ha spiegato il medico della Roma Mario Brozzi, in una nota. «Il professor Mariani dopo aver visitato il giocatore – ha scritto il medico giallorosso – ha confermato la diagnosi stilata nell’immediatezza dell’evento: rottura parziale del legamento crociato anteriore del ginocchio destro».
MARIANI: «FRA QUATTRO MESI IN CAMPO» – «Nessun problema, tutto è filato via liscio». Così Mario Brozzi, medico sociale della Roma, subito dopo la conclusione dell’intervento cui si è sottoposto Francesco Totti. Operato a Villa Stuart dal professor Pierpaolo Mariani. Il quale, nella stessa conferenza seguita all’operazione, ha spiegato che il capitano giallorosso aveva riportato «la rottura parziale del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, con una piccola lesione meniscale. Abbiamo sostituito, non ricostruito, il crociato con una parte del tendine rotuleo e suturato la parte staccata del menisco. L’operazione è durata un’ora e le aspettative sono buone. Totti addirittura già comincia a muovere l’arto, la sua volontà poi la conosciamo tutti, ha avuto altri interventi, e anche la sua forza. È fiducioso e sereno. Io lo restituirò allo staff riabilitativo tra un mese, diciamo che i quattro mesi ipotizzati per tornare in campo sono possibili».