(LE PAGELLE DI UDINESE-ROMA di Gianfilippo Bonanno) – Una sofferenza durata oltre 90 minuti. La Roma barcolla dinanzi ad una Udinese vogliosa di ribaltare il 2-0 dell’andata. Il fortino giallorosso eretto dinanzi a Julio Sergio reggerà ma i momenti di paura e di ansia non sono mancati. Burdisso e Mexes devono fare gli straordinari per Riise a sinistra e Cassetti soffrono le folate bianconere. De Rossi è ancora un pò macchinoso e Baptista l’altra faccia della bestia. Taddei si adopera molto e Brighi randella che è un piacere. La Roma soffre ma alla fine conquista l’ennesima finale quella che potrebbe portare la stella d’argento in casa giallorossa. Ranieri è soddisfatto ma solo per questo.
LE PAGELLE GIALLOROSSE DI UDINESE-ROMA:
JULIO SERGIO: 5,5 il brivido che fà venire ai tifosi giallorossi adoperandosi in un uscita sbagliata sulla testa di Corradi è estremo. Molte parate a terra e tanto sostegno ad un reparto, Bertagnoli non è stato perfetto ma ogni tanto ci può stare. PERDONATO.
CASSETTI: 5 un espulsione da evitare e tanta sofferenza sulla fascia. Nel primo tempo frena le incursioni di Pepe nella ripresa traballa come un tagatà impazzito ed alla fine trova il tempo per lasciare la Roma in dieci. IMPACCIATO.
RIISE: 5 Sanchez è frizzante e lo mette in difficoltà più volte. John Arne arranca ma quando al minuto 81 perde il tempo mette a nudo tutta la sua fatica accumulata. Un pò di riposo sarebbe fondamentale perchè i guai della Roma vengono dalle fasce. STANCO.
MEXES: 6 se non fosse per gli esterni che lo fanno ammattire disputerebbe una gara in regola con le aspettative: liberare l’area da qualsiasi forcing bianconero e guardarsi dai pericoli di Di Natale e soci. Ad onor del vero non è andato male. TONICO.
BURDISSO: 6,5 il migliore giallorosso in campo. La sua reazione al goal subito è unica: Riise diventa piccolo piccolo dinanzi alla sgridata dell’argentino che non vuole perdere mai. Solo una disattenzione buca il muro eretto da Nicolas, il terribile. CAPOBANDA
DE ROSSI: 5,5 è un periodo così così per capitan futuro, l’impegno non manca, ma la confusione nell’impostare la manovra mette a nudo il suo status mentale e di forma ancora lontano dai suoi standard migliori. OPACO.
BRIGHI: 6 lotta come un leoncino in mezzo al campo. Si batte senza esclusioni di colpi e per impegno ed ardore è uno dei gladiatori in mezzo al campo. Poteva far ripartire in un paio d’occasioni la Roma in contropiede ma è troppo preso dalle randellate da mettere che non ha testa per farlo. SOSTANZA.
FATY: 5 Ranieri lo riprende tantissime volte. Lui è un pesce fuor d’acqua e non entra quasi mai nel vivo del gioco. Il francese si vede lontano un miglio che è fortemente fuori di testa e di gamba. SPAESATO.
TADDEI: 6 uno dei giocatori più in palla. A centrocampo da esterno non fà mai mancare il suo apporto, dopo l’espulsione di Cassetti và a fare il terzino senza esitazioni e soprattutto con coraggio ed attenzione. IMPEGNO.
BAPTISTA: 4,5 essere generosi nel ricordo della bestia che fu è l’unico modo per cercare di capire che fine ha fatto il vero Julio Baptista. Corre a vuoto e non entra mai nel vivo delle azioni offensive. La sua iniziativa poteva servire. FANTASMA.
TONI: 6 lottatore senza esclusioni di colpi. Li prende ma ne dà. In avanti è un punto di riferimento e nonostante le zero occasioni, forse una, Luca dà un segnale importante alla squadra. Per il gioco che riesce a fare è fondamentale ma da lui ci si aspettano pure i goal. FORZIERE.
MENEZ: 6 ravviva il gioco della Roma con qualche accelerazione ed in quel momento di assoluta sofferenza qualche respiro lo concede alla sua Roma. POSITIVO.
TONETTO: 6 ossigeno per i reparti, si posizione da esterno di centrocampo, potrebbe essere un ottimo acquisto per il finale di stagione. RISORSA.
VUCINIC: 6 entra e crea qualche pericolo, un paio di calcio d’angolo procurati aiuta la Roma a salire un pò dal forcing bianconero. IMPORTANTE.
RANIERI: 6 la Roma soffre soprattutto nella ripresa. Mette il 4-4-2 pragmatico e speculare per non perdere il doppio vantaggio e conquistare la finale del 5 maggio. Il suo obiettivo lo raggiunge nonostante la sofferenza ma a Claudio poco importa, la finale della Coppa Italia è troppo importante. TENACE.