Rassegna Stampa – Il Romanista – I giallorossi celebrano il Natale di Roma guadagnando l’accesso alla loro quinta finale di Coppa Italia delle ultime sei stagioni, la quinta anche contro l’Inter. Le precedenti quattro (2005, 2006, 2007, 2008) sono terminate con due vittorie a testa: nelle prime due hanno trionfato i milanesi, nelle ultime due i giallorossi, che ieri hanno chiuso la gara in sofferenza e senza andare in gol. Cosa che gli è capitata per la quinta volta nelle 44 gare ufficiali disputate con Ranieri, che poi diventano 50 se calcoliamo anche le 6 con Spalletti ad inizio stagione (2 in campionato e 4 in Europa League). Cinque partite senza il gol su 50 disputate equivalgono al dieci per cento del totale, ovvero ad una percentuale bassissima che conferma quanto e come la Roma sia una macchina da gol, come sottolineò lo stesso Ranieri appena arrivò nella Capitale.
Aveva visto giusto e oggi, a distanza di otto mesi da allora, si ritrova tra le mani una squadra che non ha segnato solo contro il Basilea in Europa League (quando perse 2- 0 in Svizzera) e in campionato il Livorno (ah quel maledetto 0-1), il Milan (0-0) e la Sampdoria, ovvero la stessa squadra che domenica proverà a fermarla. Che quello 0-0 di Genova sia da monito, dunque, perché già allora Del Neri dimostrò di sapere come fare ad arginare il potenziale offensivo romanista. E contro i doriani non possiamo permetterci il lusso di non segnare e, di conseguenza, di fallire la vittoria. La posta in palio è altissima e sbagliare a questo punto sarebbe delittuoso. Ancora non abbiamo vinto nulla. Non dimentichiamolo mai e, per piacere, fate sparire quelle bandiere dalle bancarelle sparse per la città e dai balconi. Casomai mettiamole dopo.
