Per Claudio Ranieri la prossima sfida della sua Juventus non è facile quanto sembra, dopo due gare senza vittorie e senza realizzare un goal, l’allenatore dei bianconeri è un po preoccupato.«La Reggina è un bell’esame. L’anno scorso al Granillo abbiamo perso, è una squadra che gioca un buon calcio, palla a terra e viene da due vittorie consecutive. Sarà una partita difficile, dovremo essere umili e determinati perchè vogliamo vincere. Poi c’è il Lecce in trasferta? Ci penseremo solo dopo la Reggina, inutile fare progetti nel calcio visto che non durano, la Juve deve pensare solo alla prossima sfida». Anche perchè gli scenari cambiano in continuazione e la pianificazione è stata fatta l’anno scorso, ora dobbiamo giocarla sul campo. Ma nessuno pensa all’aggancio all’Inter«. E lo stop dei nerazzurri in Champions non deve far ‘sperarè in un calo di condizione. »Non so se il loro sia stato solo uno scivolone, noi dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, lottando con la coesione di una squadra consapevole di essere l’artefice del nuovo progetto. Siamo responsabilizzati al massimo e vogliamo continuare a crescere. Questo perchè non siamo una squadra che giocando male riesce a vincere: quante volte negli anni passati si giocava male e poi ci pensava il campione a portare il risultato, magari all’ultimo minuto. Ora invece per vincere dobbiamo sempre fare una grande prestazione«. Migliorare non guardando al cammino delle altre squadre. Questo l’obiettivo di Ranieri, che non si pone obiettivi finali. Anzi sì, uno solo: migliorare il campionato della stagione passata. »Sono gli altri che devono vincere lo scudetto, noi dobbiamo solo fare sempre meglio, costruire mattone su mattone. L’Inter deve conquistare il campionato, il Milan anche l’ha detto chiaramente che senza la Champions punta allo scudetto: noi vogliamo migliorare e in questo senso non c’è maggiore o minore consapevolezza dopo il pareggio con lo Zenit. C’è stata solo la reazione a una sconfitta non accettata. Abbiamo detto che il momento buono continua ma ora bisogna confermarci anche con la Reggina, impegnandoci al 110 per cento, stando sempre motivati al massimo«. E neanche in Champions il pensiero è volato agli ottavi di finale, con la preoccupazione di chissà quale squadra ci si troverà di fronte. »Non ci abbiamo pensato. Dopo la gara con lo Zenit abbiamo superato un girone che sulla carta era quello più difficile, anche grazie alla società e a tutto il gruppo ci siamo riusciti in modo brillante. Non conta nulla cosà verrà fuori agli ottavi: conterà la nostra condizione, come affronteremo gli avversari e come staranno loro, al di là del nome«. Intanto la Juve fa i conti con gli infortunati, divindendosi fra l’ottimismo per Buffon e Trezeguet, tornati a correre, e l’attesa di rivedere in campo Poulsen, Tiago e Zanetti. Proprio quest’ultimo non dovrebbe essere convocato, come anticipa lo stesso Ranieri. »Dobbiamo vedere come evolve la situazione, lui può fare tutto in allenamento ma quando allunga sente un pò di fastidio, non dolore. Non possiamo forzare, per cui aspettiamo«. Per quanto riguarda il portiere e l’attaccante francese, »gradatamente aumenteranno l’intensità del lavoro finchè non saranno a posto, non si farà una preparazione particolare ma solo una in base a quello che il fisico può recepire«. In questo senso la rosa ampia ha permesso una certa rotazione, ma Ranieri fa una distinzione. »Non significa schierare un giorno una formazione e un giorno un’altra. Significa far giocare chi sta meglio in un certo momento e quando qualcuno cala di condizione si spera di avere altri uomini in forma, Ecco allora che la rosa ampia permette di fare un campionato omogeneo«. E di non intervenire sul mercato già a gennaio. Siamo sufficienti così come siamo.