Ore 15.00, finalmente il via. Non se ne poteva più. La sosta ha allungato l’attesa per l’esordio in campionato di questa nuova Roma ma dall’altro lato della medaglia questo stop ha concesso nuovi uomini e più giorni di lavoro a Luis Enrique. Perché dopo la partita con lo Slovan, in cui la Roma è stata eliminata dall’Europa League, la situazione non era quella delle migliori : fuori dalla Coppa, due gol subiti e solo uno segnato.
Per uccidere quest’attesa, oggi, in 50.000, si sono seduti (la maggior parte però la guarda in piedi), sui seggiolini blu dello Stadio Olimpico.
Le novità, sulla carta, sono tante : Pjanic schierato al posto di Gago, Heinze al posto di Cassetti, Osvaldo titolare insieme a Totti e Bojan. Le novità, invece, sul piano del risultato sono le solite : ancora una volta, la Roma stecca la partenza.
E sì che la Roma aveva mostrato per quasi tutti i 90 minuti, con alcune fiammate in particolare, un buon possesso di palla e un buon pressing, anche dopo la rete subita e l’espulsione di Josè Angel, che avevano portato anche qualche occasione da gol. Poche però, troppo poche per la manovra adottata dalla Roma.
In campo la squadra è apparsa probabilmente poco convinta o, per dirla in un’altra maniera, senz’anima. È pur vero che rispetto allo scorso anno sono cambiate moltissime cose : i giocatori, la società, l’allenatore e i metodi di lavoro. Per vedere dei risultati ci vorrà del tempo soprattutto per arrivare a formare un’ottima intesa fra gli undici giocatori che scenderanno in campo.
Anche tatticamente la disposizione in campo non è stata impeccabile : a volte la distanza tra i reparti è eccessiva, la palla scorre un po’ lenta e c’è bisogno di essere corti per giocare col 4-3-3.
Non è tutto da buttare però. In molti si sono messi in luce, come Josè Angel, nonostante l’errore nel rinvio che è costato l’ennesimo gol di Conti, Pjanic, che ha avuto un’ottima intesa con Totti, il ritorno di Borriello…
Per il resto, la partita è stata decisa da episodi che ci hanno coinvolto in negativo. Il Cagliari non ha fatto di più della Roma per portare a casa la partita e la sconfitta è stata decisamente immeritata. Ma si sa che nel calcio contano gli episodi e di occasioni da gol la Roma ne ha create poche. Il Cagliari non ne ha create, ma le ha sfruttate.
Prima di chiudere vorrei fare una nota di merito a De Rossi. Spero che questa stagione sia quella del suo rilancio definitivo dopo tante polemiche e oggi l’ho visto muovere dei passi verso la direzione che tutti noi ci auguriamo, ma non solo per il gol a tempo scaduto. E mi auguro anche questa non sia la sua ultima stagione a Roma.
Infine, sapevamo che questo non sarebbe stato un anno semplice, un anno in cui tenere duro e guardare oltre le sconfitte con fiducia e pazienza verso il futuro. C’è un margine di lavoro e ci sarà sicuramente anche un margine di miglioramento. L’importante è continuare a lavorare senza fretta e senza allarmismi. Allo stadio è stato così : applausi nel finale da parte dei 50.000, oltre il risultato, con solamente qualche fischio qua e là. La città ha già mandato un messaggio alla società, chiaro e conciso.
Noi, in quanto tifosi, siamo pronti. Ma, attenzione, a non farci attendere un’eternità.
Sempre Forza Roma.
p.s. : non ho parlato dell’espulsione nello specifico perché ho deciso di evitare polemiche su arbitraggi presenti e futuri; mi limiterò a parlare del calcio giocato.
p.p.s. : ho evitato le note negative per alcuni giocatori per non enfatizzare troppo la situazione, già di per se, molto delicata.