Misery non deve morire

(NEWS AS ROMA, MISERY NON DEVE MORIRE, FORZA-ROMA.COM) – “Dopo aver trattato con una grande società come la Juventus, posso dire che la famiglia Sensi si è comportata con elevatissima serietà, professionalità e stile. La dottoressa Sensi ha messo sul piatto delle trattative argomenti gestionali e soprattutto umani da grande squadra. Con obiettivi di primaria importanza internazionale”.
Uno stralcio delle dichiarazioni rese dall’Avv. Grassani, legale del neo tecnico giallorosso Claudio Ranieri, all’esito degli incontri di ieri con la dirigenza romanista.
Prendendone atto, il più ottimista dei tifosi capitolini ha percepito inquietudine, il più depresso è sprofondato nell’incubo.
Provate ad immaginare una persona che, in preda al desiderio malsano di raccontare a tutti i costi la vecchia storia inventata, impara a farlo talmente bene da autoconvincersi che sia vera. Quando, poi, l’interlocutore di turno, scoprendo che si tratta della più grossa delle fandonie, scappa a gambe levate, lei semplicemente cambia interlocutore e ricomincia tutto da capo.
Ecco, questa, ad oggi, è la descrizione più confacente al nostro presidente. Stavolta non c’entra la sete di potere o l’incapacità gestionale, qui si sta sfociando nella paranoia e nella psicopatia.
Sembra il copione di un film horror.
Il serial killer che adesca la vittima con fare conciliante ed accattivante e dopo averla eliminata punta quella successiva, ripercorrendo esattamente gli stessi passi, replicando la scena con modalità ossessivamente cicliche. Oppure il visionario che, tormentato dalla paura di perdere i propri riferimenti, li distorce fino a creare una realtà parallela, surreale ed assurda.
Tornano in mente le parole pronunciate, qualche anno fa, da Vittorio Cecchi Gori, il quale, nel momento più buio della sua avventura fiorentina, in pieno delirio di onnipotenza confidava ad un amico: “piuttosto che vendere la squadra la distruggo”. Beh, lui ci è riuscito…
Il calcio vive di emozioni, tra queste la paura. E’ necessario, tuttavia, che la paura sia strettamente riconducibile al fatto sportivo: paura di perdere una gara, paura di subire un goal.
Vedere la Roma seviziata e straziata da condotte maniacali sa poco di sportivo e tanto di cinematografia nera.
Errare è umano, ma perseverare è diabolico.

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12 commenti su “Misery non deve morire”

  1. Si tratta di un quadro a dir poco INQUIETANTE…
    Solo una vittoria a Siena può darci la spinta per risalire…ma se sperate de vince là siete degli illusi…sembra sempre de più la stagione 2004/2005….l’anno dei 4 allenatori…

    Su quello che ha detto Hulknela…
    Beh,ve dico che me sò emozionato de più a vede l’ARSENAL contro il Manchester United che a vede Roma-Juve…anzi a pensacce bene un’emozione ce l’ho quando vedo la Roma:LA P.AURA

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  2. [quote comment=”98651″]Non riesco più ad emozionarmi per la Roma. Sia che vinca sia che perda mi scivola addosso come se non fosse più parte del mio mondo, anche le dimissioni di Spalletti le ho vissute come se fossi a vedere un film . Dopo 47 anni è dura dire queste cose ma è quello che mi sta accadendo. Grazie Rosella, hai ucciso la mia passione per la Roma….. ma forse l’hai solo ibernata, se te ne andrai tutto tornerà come prima!!!!
    FORZA ROMAAA[/quote]

    mi sento anch’io da tempo cosi’. e credo uno dei motivi sia il seguire la Roma anche
    sul computer e non solo come una volta sul campo….
    dopo la vicenda fioranelli, mi sono reso conto che se avessi evitato di seguire giorno per giorno le inutili notizie, atte solo ad accrescere click e visite per pubblicità e ranking…
    avrei avuto meno dissapori.
    Adesso passo poco, ed evito inutili diatribe tra ragazzini dietro al monitor,
    sono felice che ci sia stata una sterzata, mi spiace per luciano ma a questo punto è meglio per tutti.
    Vediamo cosa viene fuori dal ciclo Ranieri,
    ma tanto chi ama la discordia, troverà sempre qualcuno su cui sparare a zero,
    insulti e cavolate, è il potere della rete, anonima….

    buona Roma a tutti….

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  3. Ripensandoci forse ho sbagliato, non è il tempo di critiche, anche se mi sono contenuto. Mentre ribadisco ancora che mi sembra di vivere in un horror, è un momento molto triste. Bisogna unirsi tra tifosi, chiaro che non si può pensarla tutti uguale, in fondo non importa come si fa la critica, basta che qualcuno abbia il coraggio di farla (tra l’altro io non ce l’ho), è fondamentale adesso. Le mie scuse per poco fa e GRAZIE per averla fatta.

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  4. HULKNELA è esattamente la stessa cosa che sta succedendo a me, provo esattamente i tuoi stessi sentimenti e sapessi quanto non mi piace !!!

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  5. Rosella è a.d. da anni, imprese solo sfiorate per le quali io stesso facevo complimenti, ora mai più. questi 2 anni stanno cancellando molti frutti, e facendo dimenticare giustamente molte cose buone dell’inizio. dell’articolo condivido che i risultati della vendita-non-compravendita di calciatori e allenatore sono da horror. Ci criticano perché noi romanisti avremmo la memoria corta: anche fosse, giusto averla così!

    «qui si sta sfociando nella paranoia e nella psicopatia»
    mi ricorda molto vagamente l’ultima delle 10 nuove domande di Repubblica a un certo politico. No? Giusto criticare pesantemente ora, ma la figlia del nostro migliore amico, Franco, dovrebbe essere trattata meno peggio di un certo politico, perché il calcio sono i soldi di 50.000 dei 5.000.000 di romani, la politica sono i soldi di 60 milioni senza contare gli italiani all’estero. E perché dire che Rosella sia uguale a un certo politico sarebbe troppo facile. Allora sì al malcontento, sì a dire ARIDATECE I SOLDI DEL BIGLIETTO, ma certe domande un po’ retoriche, sul piano personale, le posso condividere pienamente nelle pagine di politica ma non in quelle di calcio. Se questa fosse una rubrica di politica avreste il mio plauso per il coraggio e l’arguzia. Il calcio è solo spettacolo e intrattenimento, a volte è la più grande passione, ma anche altri spettacoli possono diventare la più grande passione e non viene data ad essi la stessa importanza che solitamente è data al calcio. È un’anomalia solo italiana, sicuramente non solo romana perché noi siamo i migliori tifosi d’Italia.

    Non ho condiviso per esempio quella canzone sulla Sensi, di non ricordo quale cantante, che dice “pensa alla creatura”, perché la mette sul piano PERSONALE. Ce l’ho il senso dell’umorismo, poco ma ce l’ho. Mi attirerò qualche nemico, pochi spero.

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  6. Non riesco più ad emozionarmi per la Roma. Sia che vinca sia che perda mi scivola addosso come se non fosse più parte del mio mondo, anche le dimissioni di Spalletti le ho vissute come se fossi a vedere un film . Dopo 47 anni è dura dire queste cose ma è quello che mi sta accadendo. Grazie Rosella, hai ucciso la mia passione per la Roma….. ma forse l’hai solo ibernata, se te ne andrai tutto tornerà come prima!!!!
    FORZA ROMAAA

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  7. rossella ormai non potrai mai piu riconquistarci,te ne devi andare punto e basta. ormai le tue parole non mi interssano, hai usato la nostra passione per i tuoi porci comodi TI ODIO

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  8. pienamente d’accordo.e non e’ solo cecchi gori,purtroppo la malattia mentale sembra essere la caratteristica principale di questi nostri tempi orripilanti in cui il consumo centuplicato di droghe e psicofarmaci di tutti i tipi indicano che siamo al collasso mentale di gran parte dell’umanita’.il comportamento psicopatologico e maniacale della dirigenza e’ lo specchio di questi tempi

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