Nei giorni in cui anche Roma sta riabbracciando la neve, arriva un’altra conferma che i veri pupazzi non sono fatti di neve e che non si trovano vicino al Colosseo, come in foto…
E’ il 4 Febbraio e molte città d’Italia sono state bloccate dalla neve, la Serie A non accetta di fermarsi: il richiamo dei soldi è troppo forte. E’ stato dimostrato, ancora una volta, come siano i diritti Tv a mandare avanti i club italiani, ma qualche sacrificio potrebbe essere fatto ogni tanto. Domani andrà in scena una giornata calcistica aperta a nuovi rinvii: s’inizia con Genoa-Lazio, partita per cui i laziali non hanno avuto la possibilità di allenarsi e sono arrivati con 3 ore e mezza di ritardo. Partite anticipate per paura del freddo, o del ghiaccio. Cesena-Catania è stata proprio rinviata: causa neve. Domani si teme che possa nevicare ancora a Roma, ma hanno fatto spostare l’Inter nella capitale: e se la partita dovesse essere rinviata? Musei chiusi, uffici pubblici e scuole chiuse anche lunedì. Ma si gioca. In molte città d’Italia manca il segnale e molti tifosi non potranno vedere la propria squadra del cuore, SE la partita verrà giocata. E quei tifosi come dovrebbero prenderla? La verità sbattuta in faccia, a volte, fa davvero male. Ed in questo caso ci hanno praticamente confermato che dei tifosi a loro non frega niente. Il calcio non è dei tifosi, che spendono soldi in abbonamenti per lo stadio, in abbonamenti per Sky o Premium o in biglietti singoli. Tifosi che mettono da parte moltissime cose per partire una mattina presto e seguire la squadra ovunque essa vada, che mettono da parte ogni impegno per incollarsi di fronte ad un tv: con gli amici, o soli, quando gli amici non possono esserci. Tifosi che se la squadra perde gli va male tutta la settimana, tifosi che se la squadra vince è tutta un’altra cosa. Ci sono tifosi che cercano la rivalsa nel calcio, che cercano una gioia nei piedi di Totti e compagni.
Di quei tifosi non frega niente a nessuno.
Tornando, e chiudo qui, al discorso iniziale ci sarebbero parole da dire su Parma-Juventus e su Catania-Roma di mercoledì. Settimana scorsa han fatto spostare la Juventus per giocare una partita in notturna, quando avrebbero potuta farla giocare alle 15:00: i bianconeri dopo una giornata intera lontani da casa, son dovuti tornare a casa di notte. E la stessa cosa succederà ai ragazzi di Luis Enrique per la trasferta a Catania: la partita poteva essere giocata alle 15:00, ma no, si giocherà alle 20:00. E la Roma dovrà tornare a casa durante la notte, con la testa già alla partita contro il Siena. Per non dimenticarci di Atalanta-Genoa: partita che “si gioca”-“no, gioca tra mezz’ora”-“si, partiamo alle 18:30”-“no, giochiamo alle 19:00”-“no, non si gioca più”. Ed i tifosi al freddo, sugli spalti. Ed i giocatori in campo, a scaldarsi per due volte.
Solo io mi sento offeso? E’ tutto così ridicolo, è una pagliacciata continua.
Un tifoso.
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