ATALANTA
Storicamente Bergamo è una piazza difficile. La situazione è simile al prepartita di Udine, perché l’Atalanta è una squadra che si esprime bene in casa e fa sempre risultato. Faremo il nostro gioco, come sempre: andremo lì per vincere.
MIGLIORARE
Abbiamo vinto dieci partite e ne abbiamo pareggiate tre. Non abbiamo mai perso e siamo la miglior difesa di Europa. Abbiamo segnato almeno un gol, tranne col Cagliari. La cosa che conta di più, però, è giocare bene. Se vediamo le statistiche del match di lunedì sera sono forse le migliori dall’inizio della stagione, anche sul numero dei tiri. Sicuramente dobbiamo migliorare: come ho detto nell’ultimo post partita ho detto che sui calci piazzati dobbiamo fare un passo avanti e abbiamo lavorato sul questo punto in settimana. Ho fiducia nei miei ragazzi, anche loro sono al massimo, abbiamo fame e voglia di fare bene. Io sono tranquillo, i giocatori anche, ma soprattutto motivati, come il loro allenatore.
CALCIO ITALIANO
Vedo il campionato italiano con tante squadre di qualità e questo vuol dire che i club stanno lavorando bene, dagli allenatori a tutte le persone che lavorano per le società. L’esempio è l’andamento delle tre squadre in Champions: Milan, Juventus e Napoli possono passare il girone e arrivare agli ottavi di finale. Vuol dire che in questo Paese ci sono professionisti che fanno un lavoro di qualità.
RESPONSABILITÀ
Pallotta ha detto che posso essere il suo Ferguson? È una cosa che motiva a far meglio. Questo ci motiva ancora di più a far bene per la Roma, che deve essere una priorità. Per il momento sono felice di essere qui e di lavorare qui. Ho un rapporto molto buono con la Società e con i calciatori. Lavorare in un ambiente onesto e di qualità è la cosa che conta di più. La qualità dei rapporti è sempre importante e qui c‘è.
CONDIZIONE
Se la settimana è stata sufficiente per far recuperare i giocatori? Sì, sono stati sette giorni normali. Il problema contro il Cagliari, però, non era relativo ai calciatori che avevano lavorato a Trigoria, ma a quelli tornati infortunati dalle nazionali. Questa settimana è tutto ok, abbiamo fatto un lavoro normale con alcuni e di recupero con gli altri. Il gruppo è sempre unito e pronto a dare il meglio. E questo per me è veramente una cosa che mi piace.
DESTRO
Mattia giocherà oggi con la Primavera per acquistare minuti e questo vuol dire che dal punto di vista medico è completamente guarito. Ora dobbiamo lavorare sulla sua forma fisica. Si allena con molto impegno ogni giorno, ma non c’è niente di meglio che giocare. Se è pronto per giocare dall’inizio? No.
AL LAVORO
Dobbiamo lavorare di più, dare fiducia ai giocatori lavorando sui punti deboli. Non abbiamo niente di più da fare. Faccio un esempio: quando un bomber ha un periodo difficile non può far altro che lavorare, pensando più al gioco collettivo che alla sua possibilità di segnare. Noi abbiamo tanti giocatori che possono segnare e non abbiamo questo problema. È solo una questione di efficacia. Ci lavoreremo e forse meriteremmo un po’ di fortuna in più. La fiducia c’è.
TIFOSERIE
Il calcio è una festa e quando uno tifa la sua squadra lo fa per dare il meglio, per supportarla dagli spalti e non per altre cose. Mi hanno detto che c’è una forte rivalità con i sostenitori dell’Atalanta, ma c’è sempre un buon momento per iniziare a rispettarsi. Per me tutti gli stadi del mondo dovrebbero dare la possibilità di andare a vedere la partita con in bambini, facendo capire che il rispetto dell’avversario è molto importante. Spero che ci sia una riflessione intelligente per tifare solo la propria squadra e niente di più.
DIFFIDATI
Se terrò contro dei diffidati per scegliere l’undici titolare? No. In Francia è diverso: se si prende tre cartellini gialli in un lasso di dieci partite si è squalificati, altrimenti si annulla tutto. Qui è diverso, ma non ne dobbiamo tenere conto. I falli ci sono sempre, ma noi andiamo avanti: giochiamo con una sana aggressività come fanno tutte le squadre e niente di più. Il direttore di gara gestisce tutto e niente di più. La buona idea sarebbe quella di non prenderne nemmeno uno di giallo, ma non voglio pensare troppo alle gare del futuro: la partita che arriva è sempre la più importante.
JEDVAJ-ROMAGNOLI
Che idea ho su loro per il futuro? La mia idea è quella di vincere a Bergamo. Non voglio pensare al mercato di gennaio. Quello che sto leggendo sui giornali è falso, non ho ancora parlato con Sabatini e lo faremo più avanti. Ho una rosa che mi piace, siamo secondi a un punto dalla Juve. Abbiamo giocatori di esperienza e giovani: stiamo dando il meglio, ma possiamo anche fare di più. Ora, quindi, dobbiamo lavorare forte, senza pensare a gennaio.
MENTALITÀ
Se il fatto di aver perso il primato può influenzarci a livello mentale? La partita scorsa abbiamo preso un punto sui terzi e sui quinti in classifica. I quarti hanno pareggiato come noi. Abbiamo solo perso il primo posto, che non è il nostro obiettivo. Era una bella cosa, merito della Roma, perché sul campo ce lo siamo guadagnato. Il nostro obiettivo è quello di tornare in Europa e guadagnare punti su chi è dietro di noi. Per il momento penso che forse è una buona cosa essere secondi e non primi. Penso più all’ambiente. Oggi, per esempio, dagli addetti ai lavori non ho sentito parlare di Scudetto: questa è una cosa buona per noi. Non vuol dire che abbiamo perso l’ambizione di finire il più in alto possibile. Ma la priorità è tornare in Europa e poi vedremo come saremo messi nello sprint finale con i favoriti.
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