La verità sta tutta qui, per ora: “Il Potenziale Partner ha reso le usuali dichiarazioni e garanzie in merito alla propria consistenza patrimoniale per far fronte ad investimenti di questo tipo. Non sono state rilasciate formali garanzie con riferimento all’esecuzione delle proprie obbligazioni. L’unica condizione per la chiusura dell’operazione è l’effettivo pagamento del prezzo dell’investimento effettuato. Il termine ultimo per il versamento del corrispettivo da parte del Potenziale Partner è il 14 Marzo 2013“.
Si attende il pagamento dell’investimento EFFETTUATO (e qui ci ricolleghiamo a questo pezzo). Ed il termine è il 14 marzo. Per il resto, tutte chiacchiere. SOLITE, chiacchiere.
Partendo dal clamoroso, e reiterato, errore riguardante il volto di Al Qaddumi, fino al coinvolgimento di Sabatino Durante e Moncalvo in questa operazione: non una notizia verificata, NON smentita dalle dichiarazioni dei diretti interessati. Moncalvo, venduto come il portavoce ufficiale di Al Qaddumi, salvo poi dire di essere solo un consulente, ha detto delle inesattezze che con la realtà non hanno nulla a che fare: “Le cessioni di Osvaldo e Stekelenburg sono state bloccate da lui“, prima falsità. E basta informarsi un po’, anche superficialmente. Ripensare alla storia di Stekelenburg a Londra, per esempio. “Pallotta non vuole vendere“, ah no? rileggere il pezzo sopra, preso dal comunicato ufficiale dell’AS Roma.
Poi: si è fatto il nome di Sabatino Durante, che a Romagiallorossa.it ha affermato di aver parlato per l’ultima volta con Al Qaddumi ben DIECI ANNI FA. Ha detto a Giallorossi.net: “perché mi hanno messo in mezzo? sono un Agente FIFA e sono di Perugia…“. Proprio roba da 1+1, quindi.
Poi, il nome di Luciano Moggi, che a Radio Manà Manà afferma: “Io dietro questa storia? Chi fa certe illazioni si dovrebbe vergognare. Io non c’entro nulla“.
Non solo le smentite di Moggi e Durante, ma anche quella dello Sceicco Al Qaddumi, che all’ANSA spiega: “Smentisco qualsiasi comunicazione fatta a mio nome sul presidente Pallotta, su UniCredit, sulla società e sulla squadra. La persona che ha parlato non è il mio portavoce e non condivido nulla di quanto è stato detto. Non ci saranno ulteriori comunicazioni. Adesso voglio lavorare in tranquillità e al momento opportuno sarà fatto il necessario. Spero che ora si fermino tutte queste chiacchiere che stanno facendo male a me, alla mia famiglia e alla Roma“.
Ve lo do per certo: tutto questo caos, oltre a fare male all’operazione, non sta piacendo a nessuno, tanto meno alla Roma, che non sta gradendo questo massacro mediatico a Pallotta ma anche al “Potenziale Partner“. La società credeva di aver comunicato in maniera precisa la situazione, come peraltro personalmente mi sembrava, ma due comunicati non sono bastati, perché solo qui a Roma le dichiarazioni ufficiali dei dirigenti non hanno alcun valore.
Decisamente positivo, comunque, il comportamento di Al Qaddumi, che con le dichiarazioni rilasciate all’ANSA lascia intendere di voler lavorare in silenzio, seriamente, senza approfittatori intorno.
Parleranno i diretti interessati con comunicazioni ufficiali. Basta aspettare. Anche perché, se le notizie messe in giro devono essere false, tendenziose nel peggiore dei casi ed addirittura completamente ERRATE, tanto vale tacere e parlare solo ed esclusivamente della partita contro il Genoa.
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