Franco Baldini, direttore generale della Roma, è stato intervistato da SkySport24. Ecco le sue parole:
Su Zeman
“Ci voleva un uomo che accontentasse noi nel desiderio di fare calcio che sia assolutamente propositivo, un calcio che possa dimostrare che si vince anche non in maniera cinica, come purtroppo la storia spesso dimostra. Però noi abbiamo l’intenzione di volerla anche pò modificare la storia, e lui ci sembrava anche la persona adatta perché ha questo tipo di gioco che a noi ha sempre affascinato e la nostra intenzione è quella di prendere un allenatore perché ci aiuti a vincere non quello che ci aiuti ad accontentare la gente. Ed è per questo che si è vociferato di alcune diverse vedute di opinioni che non ce ne sono perché le opinioni di Zeman sono nella stragrande maggioranza condivisibili”.
Zeman è campo, ma anche qualcosa fuori dal campo. Sembra che avesse voglia di togliersi anche qualche sassolino dalle scarpe, si è andato un po a cercare i nemici. Vi siete confrontati un po su queste sue esternazioni?
“Più che andarsi a cercare nemici siete voi che andate a cercare molto più lui dopo che è tornato in serie A, quindi ogni opinioni espressa in termini generali, come ha fatto nel caso dell’allenatore squalificato, o altre che erano opinioni espresse in termini generali, sono diventate poi particolari e fonte, e voi siete bravissimi tra l’altro, di polemiche inutili. Chiaramente quando abbiamo preso Zeman sapevamo anche prendevamo anche questo tipo di personaggio”.
Lo scorso anno Luis Enrique non ha retto alle pressione di una piazza che tra laltro non lo ha nemmeno pressato troppo, forse si è ritrovato una cosa più grande di luiZeman Regge?
“Non è il tipo che non possa reggere, detto questo colgo l’occasione di mandare un saluto a Luis Enrique perché ha insegnato tanto anche in un posto come questo, perché da novellino è riuscito a insegnarci un bel po di cose a me in particolare”.
Nella partita con il Bologna sembrava che tutto andasse bene dopocosa cè dietro quel secondo tempo dietro a tutte quelle titubanze?
“Non sembrava che andasse bene dopo Milano, sembrava che andasse bene dopo il primo tempo che abbiamo fatto con il Bologna che sinceramente è stato il migliore fino a qui che abbiamo giocato. Di particolare non credo ci sia niente oltre al fatto di cercare di gestire la partita, anche perché nel primo tempo, come intensità, è stato il migliore fino adesso e probabilmente avevano speso tanto e avevano cercato di gestirla la partita e forse la gestione della partita non è proprio nelle nostre corde e dobbiamo metterci anche una dose di sfortuna, anche se da un dirigente non si ci aspetta che faccia appello alla fortuna. Però insomma quei due gol in un minuto e specialmente il terzo un po la richiamano la sfortuna”.
Sul calciomercato
“Credo alla fine del mercato siamo convinti delle nostre scelte. Una sconfitta, soprattutto maturata in questi termini, non cambia specialmente nessuna delle nostre certezze, di aver messo a disposizione dellallenatore un’ ottima squadra e di questa certezza ci facciamo forti per il prossimo futuro. Abbiamo rifiutato diverse offerte per De Rossi e altri giocatori, per un totale di 100 milioni”.
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