VENEZIA, 4 gennaio – Migliaia di prove di esame di guida sostenute alla Motorizzazione civile di Venezia nel mirino della Guardia di Finanza. Il sospetto del pm Federico Bressan è che gli aspiranti automobilisti, soprattutto stranieri senza la necessaria padronanza dell’italiano, pur di passare la prova non avrebbero esitato a pagare alcuni funzionari 200 euro per ottenere i moduli con le risposte già inserite. L’inchiesta, partita lo scorso autunno, è nata, come scrive il Gazzettino, dalla denuncia di un dipendente della Motorizzazione, il quale ha raccontato come alcuni immigrati, incapaci di leggere i test o riconoscere i segnali stradali, fossero comunque risultati idonei. Nel registro degli indagati, con l’accusa di concussione, sono finiti per ora due funzionari della Motorizzazione di Venezia, le cui abitazioni e uffici sono stati perquisiti alla ricerca di documenti utili alle indagini.