Josè Mourinho ha avuto la stessa trovata che anni fa Fabio Capello ebbe quando era sulla panchina della Roma. Allora, l’attuale tecnico della nazionale inglese, rivolse una sorta di promessa ai suoi tifosi, alla sua società ed a se stesso, che non avrebbe mai allenato la Juventus dopo la Roma. Erano gli anni dell’ennesimo duello fra Juve e Roma, condito da polemiche su presunti complotti e favoritismi arbitrali. Poi sul più bello, proprio Fabio Capello accettò l’offerta di vincere con la Juventus ed andò ai piedi della Mole. Oggi Josè Mourinho, ha fatto come Fabio Capello, attenzione la dichiarazione non fa una piega, bisognerà attendere un po di tempo, e giudicare se lo Special One sia diverso da uno dei tecnici più vincenti del Continente, come Fabio Capello. Mourinho crede nel ruolo di allenatore da massimo professionista, e crediamo fermamente che vincere per loro, grandi allenatori, è una filosofia di vita. Le sfide li affascinano, anche quelle sulla carta più difficili, e proprio per questo, per i grandi allenatori, come si reputa Mourinho, in questi casi la miglior parola è quella che non si dice. Promesse da marinaio o pura coerenza?