Finalmente lo stadio. E quale partita migliore se non Roma-Pandoria il 7 gennaio? Sarà stata la lunga sosta, sarà stato il ponte del 6 gennaio, sarà stata la voglia di smaltire panettoni e cotechini o sarà stata semplicemente la crescente voglia di Roma che pervade la tifoseria in questo volgere d’anno, ma ieri lo stadio si presentava (semi)pieno al match con una delle ormai tante squadre dalla dubbia onestà sportiva. Si sapeva. La prevendita era andata benone e si attendevano almeno 40-45.000 persone ieri all’Olimpico. Previsioni rispettate e spalti gremiti quindi per questa prima partita del 2012. Adesso sono curioso di vedere se qualcuno oltre a me e ai 20 convocati da Lucho si presenterà mercoledì sera con la Fiorentina. Capace che pure Giames Pallotta abbia di meglio da fare. Aò, a Giames… a proposito… grazie per esserti fatto vedere, torna pure a trovarci quando vuoi!
A tratti la situazione fuori dallo stadio ricordava i banchetti di Piazza Navona, dove turisti e avventori dell’ultimo secondo, pervasi dal penetrante odore di salsiccia e ciambelle fritte, facevano incetta di magliette, sciarpe, tute, ciondoli, gadget e affini… tutti rigorosamente taroccati come la tradizione vuole. Resistono i “borghettari fori le mura”, si sono estinti i bagarini che oggigiorno probabilmente preferiscono affollare le sale scommesse dopo aver seguito master intensivi dal dubbio prestigio, presieduti da docenti riconosciuti dall’intera comunità accademica come l’esimio Professor Stefano Mauri, il Dott. Gigi Sartor e il Decano Prof. Illustrissimo Cristiano Doni. Tralasciando queste note di colore che ci fanno capire come in Italia le rivoluzioni vanno alla stessa velocità dei lavori per la metropolitana, veniamo al tema che ieri è apparso a tutti di primaria importanza.
Tutti erano infatti curiosi di capire come la Curva Sud, e il resto dello stadio, avrebbe accolto il famoso Capitan Futuro di cui si fa tanto parlare in questi giorni (perlopiù a sproposito). Tanto per cambiare il tifoso romanista ha infatti confermato di aver contratto la schizofrenia acuta; se non ci si divide su qualcosa non si è contenti. Pare che la Roma sia seguita da tante piccole tribù in perenne lotta tra loro per accaparrarsi una ragione che non so fino a che punto possa essere utile a migliorarsi la giornata. C’è chi è convinto che Daniele alla fine firmerà, chi pensa che la società intenda venderlo (e qui c’è il sottogruppo che pensa che il centrocampista possa partire a gennaio e chi, a mio avviso i più matti, pensa che firmi e poi venga ceduto a giugno), chi che Daniele abbia l’idea di diventare il calciatore italiano più ricco senza dover ricorrere alle scommesse truccate e infine chi pensa che Pallotta & Friends non abbiano la più pallida intenzione di offrirgli niente. Se chiedete a me, povero diavolo di strada, la verità è ignota a tutti tranne che alle parti in causa, visto che non ho letto da nessuna parte comunicazioni ufficiali da parte della società o del giocatore sulle cifre realmente in ballo in questa operazione. Chi vivrà (spero in molti), vedrà (a parte il Sig. Russo).
Già prima dell’inizio però la Sud mette in chiaro la sua linea di pensiero ufficiale esponendo 2 striscioni che invitano alla firma DDR ( “Tu sei il futuro, devi firmare!”, e inizialmente Cicinho pensa fosse rivolto a lui e viene a ringraziare sotto la Curva… e un più classico e riciclato “11 Tommasi De Rossi!“). La tifoseria ribadirà il concetto anche all’uscita dal campo di Daniele, dedicandogli un coro unanime, che però nelle dichiarazioni post-partita ringrazierà fino a un certo punto (….Ah, come siete abituati bene!).
Il secondo tema della giornata era invece il giochino mirato ad azzeccare il numero di gol segnati da Capitan Eternit. Un suo gol sembrava infatti talmente scontato che il Sig. Pellissier pare si fosse giocato il più comodo dei centoni sul suo nome come primo marcatore. Alla fine il Capitano non ha voluto strafare, limitandosi a seguire le indicazioni di Sorrentino su dove tirare il primo rigore (che si posizionava furbescamente non proprio al centro della porta salvo poi dover tornare negli spogliatoi per capire se si fosse trattato di un pallone o di un missile terra-aria lanciato da Teheran) e dando la magra consolazione di sfiorarla sul secondo. Esultanza genuina e tutto sommato annunciata del pubblico che aveva già notato nel corso della prima mezz’ora come i giovanotti clivensi avessero più possibilità di uscire indenni da un incontro ravvicinato del terzo tipo con le “basi” preparate da Morgan piuttosto che dall’Olimpico.
Le “basi” se l’era fatte invece il nostro caro vecchio amico Carmine Russo che già ricordiamo per le sue mirabolanti gesta in Brescia-Roma dell’anno scorso e che anche quest’anno ha voluto ricordare a tutti i romani di essere un accanito fan di Alberto Fortis oltre che dell’Inter e di Cassano. Una serie di decisioni che hanno mandato in confusione persino Cesare Graziani la sera tardi dopo aver avuto 6 ore di lettino solare per provare a interpretarle (ma forse sono i 9.000 batuffoli d’ovatta sporca che si incolla in testa col Vinavil – lo stesso metodo che usano da anni anche Paolo Bargiggia e Diego Abatantuono – a limitare notevolmente le capacità dei suoi lobi frontali), oltre a far discretamente incazzare 45.000 testimoni oculari. Per fortuna ieri di rigori a nostro favore ce n’erano il doppio di quelli realmente assegnati, altrimenti temo che Mimmo non se la sarebbe cavata con altrettanta nonchalance. La Curva si è mostrata infatti magnanima col nostro eroe di giornata, dedicandogli solo qualche migliaio di decibel di “Buffone!”, coro al quale Carmine ha risposto facendo una capriola e sbattendosi le bandierine dei calci d’angolo in testa.
La partita è quindi filata via come una kermesse destinata a chiudere degnamente le festività natalizie in un weekend ricco di soddisfazioni per il tifoso romanista, che ha visto come la sosta abbia fatto bene soprattutto a Biava. Per quanto riguarda il nostro gioco, forse un passetto indietro rispetto alle ottime prestazioni prenatalizie ma tutto sommato se li ho presi io due chili durante le ferie, vuoi che non li abbia presi un “Chinotto” qualsiasi?
All’uscita, tra i bambini sorridenti ho scorto un nano in divisa da gioco giallo canarino che sgusciava tra la folla cercando di non dare troppo nell’occhio. Il vostro reporter d’assalto l’ha seguito con interesse e l’ha visto dirigersi verso i botteghini della SNAI; il nano ha incassato 700 euro senza colpo ferire ed è schizzato via di nuovo montando sul pullman della squadra ospite che lo aspettava col motore acceso. E bravo Pelliccia, anche questa domenica hai beccato.
EPPIGNIUIEARS, ROMA!
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