Marino è impaurito del momento dei suoi ma è consapevole che l’Udinese ne uscirà presto.«Siamo stati noi da soli a entrare in questo periodo negativo e solo noi possiamo trovare la strada per uscirne». Con la sconfitta per 1-0 con il Chievo, l’Udinese è inciampata nel quarto ko consecutivo e Pasquale Marino non cerca scuse. Anche se è stato solo un autogol di Felipe a condannare i bianconeri, il tecnico siciliano vuole più convinzione dai suoi uomini, ma appare comunque sereno. «Non siamo in un buon periodo, ma a parte la partita bruttissima contro la Reggina, oggi la sconfitta è stata solo frutto di un episodio- dice Marino- Eravamo condizionati proprio dal fatto di ottenere un risultato positivo, cosa che alla fine abbiamo pagato. Poi non siamo neanche stati aiutati dalle condizioni del campo e chi si difende come ha fatto il Chievo è avvantaggiato rispetto a chi come noi cercava di attaccare. Solo in inferiorità numerica, poi, loro sono riusciti a metterci in difficoltà e alla fine abbiamo preso il gol». L’Udinese, infatti, è rimasta in dieci dopo l’espulsione di Di Natale al 13′ della ripresa. Al capitano bianconero sono saltati i nervi e, mettendo le mani sul volto del difensore Moro a seguito di un fallo di gioco, ha rimediato il primo cartellino rosso per l’Udinese in questa stagione. «Forse doveva essere espulso anche il giocatore del Chievo- commenta Marino- Capita a tutti di sbagliare ed è la prima volta da quando sono qui che succede qualcosa del genere. Certo così dispiace di più, perche abbiamo giocato quaranta minuti in inferiorità numerica, in un momento in cui siamo stati poco brillanti. E questo poi alla fine è pesato e l’abbiamo pagato. Ma fino al momento dell’espulsione, in parità numerica stavamo facendo una grande partita e la squadra non stava rischiando niente». Ma anche il buon gioco fatte vedere nella prima parte di gara non sarebbe bastato. All’Udinese manca il gol da ormai 312′ minuti. «Chiaramente mi aspettavo la stessa squadra vista contro la Fiorentina, quella che ha perso immeritatamente 4-2 sabato scorso. Certo ora ci manca un pò la vittoria. Nello sviluppo del gioco ora la squadra gira un pò lenta, dando così il tempo agli avversari di piazzarsi. Dobbiamo giocare tranquilli e sereni, proprio come abbiamo giocato a Firenze, dove però meritavamo qualcosa in più. Dobbiamo trovare noi stessi la motivazione e di nuovo la consapevolezza dei nostri mezzi. Ci vuole un pò più di convinzione. È solo il periodo che stanno attraversando anche tante altre squadre. Noi ci siamo entrati nella gara con l’Inter, proseguendo poi nelle sconfitte con Reggina e Fiorentina. Oggi potevamo uscirne, solo se avessimo avuto un pò più di convinzione».