Gli americani non sono ancora arrivati e le schermaglie con Unicredit mi preoccupano. E’ la trattativa più lunga e piena d’ombre che io ricordi. Sabatini, che è ottimo, sta lavorando, ma non si è ancora presentato a Trigoria. Montella, squadra, tecnici non sanno che fine faranno. Le persone vanno rispettate sempre. Responsabilità? Della maratona societaria. Acquisti? Non si sa chi abbiano preso. Secondo me c’è bisogno di un portiere (ma Storari non ha litigato con i romanisti?), di un terzino, di due stopper, di un paio di centrocampisti centrali, di ali vere. In ogni caso bisognerebbe conoscere prima il piano americano. Giovani sì, ma non solo, spero. Perchè la Roma deve cercare di entrare tra le prime tre: operazione laboriosa, difficile, ma imprenscindibile, se la Roma deve diventare, come sembra, un affare. Non cederei mai Cassetti, Burdisso, De Rossi, Brighi, Perrotta, Vucinic e Totti. Si cercano ali: Menez non lo è?
Luis Enrique è una scelta geniale, ma non capisco perchè sia stato bocciato solo per un pettegolezzo Montella, che ha fatto molto bene in una situazione impossibile. Quello visto non era il suo gioco. Lui avrebbe fatto il 4,3,3 come Luis Enrique. Per ripetere il Barcellona non basta un allenatore, comunque: servono società, idee, cultura sportiva. E ci vuole che non venga smembrato (come invece temo) il settore giovanile, il migliore d’Italia e il terzo d’Europa, dietro Ajax e Barcellona.
Calcioscommesse in Italia? Criminalità organizzata: si è inserita dopo la nascita delle scommesse. Così ricicla danaro sporco e gestisce il giro delle puntate. Gli ex giocatori sono deboli e non più protagonisti; i giocatori di C poveri. Prede facili per i veri delinquenti.
Intervista di Matteo Vitale.