Essere delusi è più che lecito. Ci si aspettava davvero molto di più da questa squadra, nonostante tutti sapessimo che il Palermo era attualmente una delle squadre con il miglior gioco della serie A, dimostrato soprattutto nelle mura amiche del Barbera. Una squadra di giovani che corre, è determinata e si concentra su ogni pallone, pressando fino al novantesimo. Non era iniziata male la gara per l’undici di Ranieri. Primo tempo rovinato unicamente da quella sbavatura difensiva che ha portato i rosanero al vantaggio con il redivivo Miccoli. La Roma riusciva a ripartire e nonostante la solita poca concretezza, a tratti si sono viste delle buone azioni, nate soprattutto dai piedi di Menez. Nel secondo periodo di gioco ci si aspettava veramente un’altra partita da parte della squadra capitolina, domata subito sotto i colpi di un fantastico (permettetemelo) Ilicic e di Pastore. Il secondo gol taglia le gambe ai nostri ragazzi che corrono a vuoto e sbagliano un’infinità di palloni in mezzo al campo. Pizarro ha sbagliato decisamente troppo e in queste partite certi atteggiamenti non puoi certo permetterteli, soprattutto quando di fronte hai una squadra di ragazzi veloci che si buttano su ogni pallone. In attacco Borriello e Totti si sono spesso pestati i piedi, ma criticare oggi la loro intesa quando martedì se ne tessevano le lodi non rende giustizia ai due. Sicuramente in avanti qualcosa non ha funzionato ma come al solito vi invito ad osservare come il centrocampo oggi abbia aiutato poco e sbagliato molto. A chiudere i conti per i padroni di casa ci pensa Nocerino, servito, dopo un contropiede preciso ed efficace, da Bovo. Totti nel finale con un bel tiro defilato sul secondo palo ci regala il gol della bandiera. L’impressione è che vi siano ancora molte cose da aggiustare in ogni reparto. Ritrovarsi ancora a secco di vittorie in trasferta (escluso il derby) dopo 14 giornate dimostra quanto precario sia l’equilibrio di questa squadra. Disperare è eccessivo ma analizzare le cause di questa situazione diventa indispensabile. Già piovono le stesse critiche che c’erano prima di questa serie positiva di risultati in campionato. Allenatore e singoli giocatori sono di nuovo alla ghigliottina. Ma questo, proprio come i mille limiti della nostra squadra, è un limite della tifoseria giallorossa. Dall’inferno al paradiso in una settimana. Certamente questa trasferta ha messo in luce i soliti problemi della squadra di Ranieri, ma cercare di trovare il bandolo della matassa,senza scagliarsi sui singoli,soprattutto sotto l’effetto della delusione è difficile e alquanto improbabile. Ognuno ha le sue colpe ma riesumare critiche che erano sparite in questo mese per una partita, seppure un’importante partita, è un atteggiamento che lascia il tempo che trova. Proponete allora le vostre disamine sul match e vediamo se almeno noi nel nostro piccolo possiamo capire se questa sconfitta deve farci preoccupare o può essere considerata un dannatissimo incidente di percorso!