C’è da essere ottimisti. Non lo dice il cuore, ma lo dice la logica. Noi come tifosi seguiremmo la Roma, come è successo all’inizio dell’anno scorso, in momenti terribili, ma sono molti gli elementi che fanno guardare al futuro pieni di speranze.
In primo luogo: il ritorno in Champions ci porta nuovamente alla ribalta europea, in una competizione dove è degno sprecare le proprie energie senza dover spremere la squadra contro oscure squadre di secondo ordine. Torneranno i mercoledì con i brividi a seguire col fiato sospeso le stelle e le note della sigla iniziale dell’ Europa Champions League. Comunque vada è un ritorno al calcio che conta.
Secondo: abbiamo un allenatore di sicura affidabilità. un grande uomo oltre che un grande tecnico, innamorato di Roma e della Roma, che ha avuto un anno per conoscere i giocatori e ha anche potuto lavorare con calma durante la preparazione.
Terzo: il mercato. E’ vero non abbiamo fatto acquisti sensazionali, ma a costo zero ci siamo assicurati un jolly come Simplicio e stiamo lavorando per la grande scommessa Adriano. Ricordiamo che siamo la Roma non l’Inter dei petroldollari, o l’arrogante Real, quello che costruiamo lo facciamo con l’intelligenza e l’eterna passione dell’outsider. A sognare di vincere nel nostro modo, con un allenatore di Roma, con il capitano “che è Roma”, c’è più gusto. Inoltre abbiamo tenuto tutti i nostri campioni, certamente dovremmo sfoltire la rosa, cedere Baptista, Cicinho, Doni, qualche giovane e ritoccare alcuni punti deboli, in particolare occorre trovare un terzino destro, ma in attesa di trovare giocatori di valore assoluto abbiamo alternative valide, perché Rosi non è Lahm, ne il Zambrotta dei tempi migliori, ma di sicuro non è un mercenario, ma un ragazzo di talento che darà tutto per questa maglia. In campionato anche gli avversari non sono devastanti anzi, bisogna sempre stare attenti a Sampdoria, Palermo, Napoli e Genoa che si sono rinforzati, ma restano un gradino sotto di noi. Juve e Milan non sembrano affatto irresistibili, daranno come sempre filo da torcere, ma sono squadre da rifondare, la continuità potrebbe essere il loro difetto maggiore. L’unico grande avversario resta l’Inter, si, ancora l’Inter, il grande nemico che negli ultimi anni è stato un gradino sopra a noi fino ad arrivare al tetto d’Europa. Però l’ultima volta Milito prese il palo, quello splendido oggetto bianco che sostiene la porta sotto la Curva Sud e noi dopo questo altro pezzo di strada siamo più forti di prima. Quindi state attenti, perchè stiamo arrivando..