La nuova nazionale riparte da De Rossi

Rassegna Stampa – Il Romanista – La nuova Italia riparte da Daniele De Rossi. A soli 27 anni, compiuti il 24 luglio, il campione del mondo di Berlino 2006 sarà il capitano della nuova Nazionale di Cesare Prandelli. De Rossi, infatti, è il veterano del gruppo azzurro e, in assenza di gente come Buffon e Pirlo, sarà lui a indossare la fascia martedì dieci a Londra, stadio “Upton Park“, contro la Costa D’Avorio. Gli è già capitato due volte in passato, ma più per necessità che per scelta. Adesso invece De Rossi sarà capitano perché è uno dei più esperti in maglia azzurra. Già 57 presenze, meglio di lui in questo momento hanno fatto solo Buffon e Pirlo (oltre a Zambrotta e Gattuso che però non faranno parte del nuovo corso di Prandelli) ma il portiere è infortunato e il milanista non è stato convocato. Un rapporto, quello tra Prandelli e De Rossi, di stima reciproca cominciato nei pochi giorni in cui il Ct è stato allenatore della formazione giallorossa e che è continuato, a distanza, nel tempo. Ora i due avranno tempo per cementarlo in azzurro. La fascia azzurra caricherà ancora di più De Rossi in vista della nuova stagione. In cui vuole finalmente vincere qualcosa di importante con la Roma, come ha confermato dopo la partita col Levante ai microfoni di Roma Channel: «L’Inter ci è ancora superiore e questo è inutile negarlo. Noi però siamo molto forti e anche parecchio numerosi per cui come sempre ce la giocheremo».
La Supercoppa, per De Rossi, sarà solo l’antipasto di una lunga sfida che andrà avanti fino a maggio: «Noi andremo a Milano, il 21, per vincere ovviamente. Si tratta di un trofeo importante che vogliamo portare a casa. Ma non ci vogliamo fermare lì».
Daniele, abbronzato e in forma dopo soli pochi giorni a Trigoria («ma mi sono allenato in vacanza », ha spiegato) parla anche dei nuovi acquisti: «Adriano si è inserito bene, è un ragazzo tranquillo che ride e scherza con tutti. Ma d’altronde, qui da noi si sta bene. Sono andati via ragazzi molto importanti nello spogliatoio come Artur e Toni, ma siamo rimasti in tanti e siamo sempre molto uniti ». A proposito di questo, De Rossi dedica due parole anche a Max Tonetto: «Era molto importante per noi, anche se giocava poco faceva da collante. Al gruppo mancherà parecchio». Parole d’apprezzamento anche per Okaka: «Mi ha colpito davvero. L’ho trovato maturato, migliorato, mi ha fatto grande impressione, così come Rosi». Su di loro punterà la nuova Roma. Che riparte convinta e pronta ad un grande anno. Con dei giocatori che, da parecchie stagioni, sono ormai al vertice: «L’importante – conclude De Rossi – era confermare tutti. E la società c’è riuscita, cosa non facile visto tutto quello che è successo quest’estate. Noi ora siamo tranquilli e pensiamo solo a giocare ».

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2 commenti su “La nuova nazionale riparte da De Rossi”

  1. Se dobbiamo rifondare il Calcio Italiano con Astori, Lazzari, Antonini, Pepe, Lucchini e Molinaro mi sa proprio che ci aspettano tempi bui… MOLTO bui…….

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