L’odissea della Roma non è ancora finita. L’incontro di ieri sera, tra l’ad di Unicredi e Rosella Sensi preso lo studio arbitrale di Cesare Ruperto, non ha sancito la parola fine sul passaggio della Roma all’istituto di credito. Le parti hanno deciso di aggiornare l’udienza a giovedì prossimo alle 18.00, ultima data possibile per raggiungere un’accordo che eviti la sentenza arbitrale
La sensazione comune è che gli entrambe le parti non siano mai state cosi vicine. Bisogna definire però gli ultimi dettagli ma la strada intrapresa sembra essere quella della firma. Durante la mattinata erano circolate voci riguardanti uno stallo tra le parti riguardante le proprietà che sarebbero rimaste in mano alla famiglia Sensi e gli eventuali disaccordi possono aver provocato lo slittamento per cercare di appianare le ultime divergenze. “E’ auspicabile che si vada alla firma”, assicura Gambino, legale della famiglia Sensi.
Ancora non è chiaro se Rosella Sensi sarà la persona incaricata di “traghettare” la Roma in attesa della cessione definitiva, rimanendo cosi presidente e amministratore delegato. Il Cda verrebbe notevolmente ridotto e Unicredit inserirebbe un uomo di fiducia nell’organigramma societario. Il passo successivo sarà la ricerca di un acquirente in grado di mantenere lo standard raggiunto in questi anni dai giallorossi.
Sembra che una cordata di imprenditori guidata dalla famiglia Angelucci sia interessata all’acquisto della as Roma. Gli Angelucci, famiglia con interessi sia nel campo sanitario che in quello editoriale, avrebbero già manifestato il proprio interesse nell’acquisire il controllo del club giallorosso