Da tempo molti tifosi invocano, o comunque pregano tutte le divinità, che Rosella Sensi ceda l’As Roma, indipendentemente dal compratore. Sotto questo punto di vista siamo tutti d’accordo, perchè tutti vogliamo una Grande Roma, guidata da una dirigenza che possa spendere minimo 25 milioni sul mercato ogni stagione, indipendentemente dai risultati sportivi raggiunti nell’ultima stagione. Tuttavia, non è così facile. Oggi, dicono, Unicredit chiederà a Rosella Sensi di “cederle” tutte le sue proprietà, compresa l’As Roma, per rientrare dei debiti che Italpetroli ha con Unicredit. Se il Presidente della Roma risponderà positivamente, la Roma passerà in mano alla banca che dovrà poi trovare un compratore (e qui ci sarà il problema…). Se la Sensi risponderà negativamente, dovrà dare dei tempi realistici, e dovrà anche dire come intenderà muoversi, entro la quale ripianare il debito. Tornando all’ipotesi secondo cui la Roma passerebbe alla Banca…per l’As Roma sarebbe davvero un problema. Anzitutto, in questo momento pare non esserci alcun compratore alla finestra. Si è parlato mesi fa di Angelini, ma alcuni tifosi vorrebbero chiamare “Chi l’ha visto?“, visto che il grande Imprenditore farmaceutico da tempo non rilascia dichiarazioni sulla Roma. Alcuni parlano di strategia, ma queste sono indiscrezioni. La notizia, ampiamente diffusa tempo fa, è che Angelini ha smentito in Consob l’interesse per l’As Roma, nei mesi scorsi. Oltre la mancanza di un compratore, c’è anche un altro grandissimo problema che nascerebbe. Il periodo che ci sarà (SE CI SARA’) tra il passaggio alla Banca e il passaggio ad un nuovo Presidente, non potrà che essere lungo. Non è mai facile acquisire una società importante, e costosa, come l’As Roma nel giro di due o tre giorni…se, poi, Angelini ha un accordo con Unicredit, è diverso. Non credo a quest’ipotesi, tuttavia, visto che io non prenderei impegni su qualcosa di cui non conosco il futuro. E non credo Angelini sia pazzo. Altro problema, quando un Nuovo Presidente acquista una società, difficilmente spende subito…prima va rivisto l’organigramma (con la possibilità che qualche attuale dirigente possa perdere il posto) e va stilato un programma. Queste cose non richiedono due o tre, of course. Il problema più grande (ne ho parlato ieri sera nel forum, usando il termine gerundio) potrebbe essere il blocco del mercato. Quando una società sta passando di mano, viene applicato il blocco del mercato (motivo per cui Andreolli non è ancora andato al Bologna). Il blocco del mercato potrebbe far tramontare tutte le trattative che portano a Behrami, Isla, Valdes, Rodriguez, Mbokani, Burdisso ecc…il tutto, senza nessuna certezza sul come si muoverà l’eventuale nuova dirigenza, o sul quanto spenderà…
Alcuni giornali parlano di mezzogiorno di fuoco…io mi preoccupo più per quello che verrà dopo.
Ma porca miseria…