Roma protagonista nell’ennesima domenica amara. La Roma si conferma fiera ed orgogliosa della propria amata ed il bagno di folla che ha accolto i calciatori giallorossi è la testimonianza eloquente di quanto amore e passione ci siano nell’ennesimo secondo posto di un’annata iniziata con sconfitte, dimissioni, bombe carta, contestazioni e terminata di contro con la consapevolezza di un torneo arricchito da un girone di ritorno da campione. La Roma è stata capace di stravolgere quello che di solito nel calcio è il posto di chi ha perso, il secondo. Roma ha vinto, sul campo battendo da grande squadra il Chievo, Roma ha vinto con le dichiarazioni post gara dei suoi protagonisti, Ranieri, Montali e De Rossi, simboli di una rinascita di correttezza e lealtà sportiva, uomini prima di sportivi, capaci di stemperare l’animosità di una delusione che in tanti avrebbero degenerato in rabbia e ira. Roma ha vinto perchè rappresentata in quel del Bentegodi da 20000 sostenitori di una fede e di un amore incondizionatamente grande e magnifico. Roma ha vinto per i 49 punti conquistati in questo 2010, 20 partite giocate, 2,45 di media a partita, media da scudetto sicuro non fosse per quell’inizio ad handicap sarebbe stato un trionfo da scrivere negli annali e non solo. Senza trionfo, la Roma ha vinto ugualmente, perchè ha dimostrato che si può fare calcio senza spese folli, che giungere quasi alla pari con chi ha emesso 148 milioni per risanare il bilancio è una vittoria già di per sè. Roma ha vinto perchè non ha avuto avversari che hanno rinunciato a giocare per lasciarle il campo, Roma ha vinto perchè non gode delle disgrazie altrui anzi al contrario ha vinto perchè ha costretto i vicini di casa a tifare contro la Roma considerata l’inesistenza della propria squadra. Non è successo ma a questa Roma va’un grande grazie lo stesso.