L’analisi della sconfitta di ieri deve necessariamente passare dall’evidente stato di fragilità in cui versa la difesa romanista. Dopo un periodo di grazia la difesa della Roma ha vissuto due serata da brivido contro i greci del Panathinaikos. All’andata sappiamo tutti come si sono svolti quei minuti di ordinaria follia e credendo che non sarebbero più tornati siamo stati colti di sorpresa perchè anche ieri sera in pochi minuti la Roma è stata letteralmente trafitta da tre schiaffi dei greci. Cassetti, Juan e Mexes spesso fuori posizione sono stati colpiti dalla tattica dei greci di Nioplias che si sono permessi il lusso di schierare una punta sola, Cissè, e di segnare 6 goal in due partite. La Roma nella doppia sfida contro il Panathinaikos non ha perso per colpa della Sensi nè tantomeno per colpa di Ranieri. La Roma ha perso ed è stata buttata fuori dalla competizione da una mancata concentrazione e da una tattica difensiva troppo allegra e ballerina. Il problema è stato proprio lì. Come poter pensare di realizzare 4 goal in 45 minuti? Un’impresa impossibile! Le pecche difensive sono state madornali e senza dubbio letali per la Roma di Claudio Ranieri. Possiamo dire e ridire ciò che vogliamo con il senno del poi: Menez da mettere subito. Motta al posto di Cassetti. Baptista con Vucinic dall’inizio. Burdisso e Juan come coppia centrale. Possiamo stare ore ed ore ma il vero problema è stato là dietro, sia all’andata che al ritorno. Buon lavoro Claudio, sei caduto in Europa, rialzati in campionato per non perdere tutto quello che di straordinario la Roma ha fatto fin qui.