Chiamasi indipendenza. Lo strano fenomeno che avvolge la Roma di Ranieri è la consapevolezza di poter giocarsi tutto anche quando manca all’appello gente come Totti e De Rossi. Il Totti-dipendente per la Roma era stato per anni un adagio sul quale tutti ma proprio tutti hanno sempre evidenziato la debolezza dei giallorossi in assenza del suo uomo cardine. Ranieri e la Roma hanno scoperto di avere un passo da grande in assenza dei suoi più grandi uomini, questo permette ai giallorossi di sognare oltre quell’obiettivo prefissato del quarto posto. La Roma ha staccato Juve e Napoli e non vogliamo per nulla immaginare se quei sei punti buttati a San Siro (sia con Milan e Inter) e a Cagliari non fossero stati dilapidati per qualche evitabilissimo black-out la Roma oggi sarebbe ad un passo dalla vetta. Non interessa la testa della classifica anche perchè la Roma dovrebbe avere un andamento così alto fino alla fine ma il calcio con la regola dei tre punti impone di sognare perchè del resto non costa proprio nulla. La Roma ha distrutto un fievole Genoa con la voglia e la determinazione dei grandi. Se poi, Juan diventa insuperabile con l’eleganza degli illustri, Perrotta è un anima che segna e tiene i gradi di capitano degnamente, Toni è un attaccante con la A maiuscola e Vucinic regala assist da capogiro allora è spiegato il ruolino di marcia della Roma di Ranieri. Adesso ci sarà l’eterna rivale. Dopo un girone a parti invertite i giallorossi sono chiamati a dimostrare in un campo storicamente avverso di essere la terza forza in assoluto. Ricordo Compagnoni, noto telecronista Sky nella gara di andata: “Diego, un fe-no-me-no all’Olimpico”, “la Juventus una vera e propria armata spazza la Roma”. Oggi invece? Tutt’altra cosa… La Roma è guarita e con il rientro di Totti e De Rossi l’armata siamo noi. L’indipendenza dalle importanti assenze impone a tutti di credere fino in fondo… Forza e coraggio noi ci crediamo.