"Che cosa sei, che cosa sei, che cosa sei…. Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai… Caramelle non ne voglio più… Le rose e i violini questa sera raccontali a un’altra violini e rose li posso sentire quando la cosa mi va, se mi va quando è il momente e dopo si vedrà… Parole, parole, parole… Parole, parole, parole, parole, parole, parole, parole, soltanto parole, parole tra noi".
Il tifoso romanista è esattamente quel lupo che incontra cappuccetto rosso travestito da nonna: orecchie grandi per sentire le migliaia di parole che hanno imperversato sull’universo Roma negli ultimi anni. sul fronte societario, parole su parole, sul fronte calciomercato, parole su parole, sul fronte tecnico parole su parole. La Sensi che parla ogni tanto rassicura la piazza ma le nubi all’orizzonte si vedono senza bisogno di cannocchiale. Dove si arriverà? a sentir parlare personaggi noti del calcio italiano, la Roma vivacchierà ancora per un pò, fin quando Unicredit-Italpetroli-Mediobanca, la triade protagonista, non metterà nero su bianco e stilerà un programma volto al risanamento dei debiti. La As Roma vede il suo destino appeso alla riuscita di un’intesa che oggi come oggi ci vuole come il pane: troppe chiacchiere, troppe parole, pochi, anzi pochissimi fatti. Accuse e smentite come in un vero confronto di ping-pong. La pallina si passa fra i contendenti senza che nessuna parte cerca lo smash vincente per chiudere il confronto. Intanto la tifoseria si gode la Roma sul campo ma il suo futuro è fatto di "parole, parole, parole, parole, parole, parole, parole, soltanto parole, parole tra noi".