(La Gazzetta dello Sport) – La Roma oggi alle 15 all’Olimpico affronterà il Bari dopo una settimana molto tribolata per le vicende legate al rapporto Unicredit-Italpetroli. Sembrerà strano, ma almeno per oggi Italpetroli e Unicredit resteranno solo a bordocampo. Certo, se la carica agonistica della Roma sarà simile a quella che le rivali stanno riversando nella guerra societaria, il Bari potrebbe preoccuparsi. Invece, al solito, il rischio è quello dell’effetto boomerang, tanto più che fra carte bollate e smentite d’interessamenti (ieri è arrivata quella del Fondo Clessidra) la situazione non sembra prevedere sviluppi rapidi. Non solo. Dopo aver visto rigettati dal tribunale i decreti ingiuntivi richiesti da Unicredit sugli asset da cedere per rientrare del debito di 324 milioni, i legali dei Sensi comunicano: «È stato dato mandato ai legali di notificare una citazione per i danni subiti, mentre per l’arbitrato è stato nominato Romano Vaccarella ». Decreti «abusivi» e «fuga di notizie accorta» le contestazioni di Italpetroli, che aggiunge: «In base agli accordi con Unicredit, i debiti non sono esigibili sino al 1˚ gennaio 2011. Ogni richiesta attuale è quindi infondata».
Niente alibi. Con queste premesse, il lavoro mentale di Claudio Ranieri non è agevole,mal’allenatore non chiede sconti. «Noi facciamo parte della Roma, ma di quella che gioca e non deve chiacchierare. Perciò tutte le voci societarie nello spogliatoio non sono entrate, niente alibi. A me non piacciono i giocatori che ne cercano: i responsabili siamo noi».
Totti & Tridente. D’altronde le buone notizie non mancano. La prima è facile: torna capitan Totti, che manca dal 4 ottobre, quando il suo ginocchio fece crac (menisco) proprio per segnare il gol della vittoria contro il Napoli. «Ha fatto una settimana completa di allenamento – spiega Ranieri -. È recuperato, ma non può avere nelle gambe i 90minuti». Menez, che nei giorni scorsi aveva anche espresso la sua voglia di tridente (coinvolgendo Vucinic), perciò dovrà pazientare? «Prima o poi lo realizzeremo. A me sta il compito di decidere quando farli giocare tutti insieme. Io sono più pragmatico, la cosa che più mi sta a cuore è aiutare la difesa a non subire gol, anche perché il Bari sta attraversando un momento bellissimo e gioca il calcio migliore di tutti».
Caso brasiliani. Aproposito di difesa, Ranieri ci tiene a sminare ogni polemica su Doni e Juan. «Nessuna punizione per il portiere. Perché un giocatore che deve andare in nazionale dovrebbe essere punito? Un allenatore vuole sempre avere giocatori importanti e costoro poi vanno in nazionale. È un tributo da pagare. Juan? Nessuna "querelle". È un professionista serio,ma ancora non è pronto». Malinconici titoli di coda sul mercato. «So che il club seguirà quello che mi hanno detto all’inizio: sarà un anno di tribolazioni e di lotta,ma cercheranno di fare il massimo per la Roma ». Basterà per evitare le solite bufere?