(NEWS AS ROMA – LA CURVA PERICOLOSA DELLA AS ROMA – CORRIERE DELLA SERA) – Roma-Fiorentina è stata una bellissima partita ma passerà alla storia anche per le vicende legate al comportamento della curva sud del tifo giallorosso. La Roma non è riuscita a godersi appieno la prima vittoria interna della gestione Ranieri. Il bel successo con la Fiorentina si è portato dietro strascichi inopportuni, che ripropongono il problema ordine pubblico. Le frange più oltranziste del tifo sono in contestazione permanente nei confronti della famiglia Sensi e la dura opposizione ha finito per coinvolgere anche Francesco Totti, non più intoccabile per via della vicinanza con la proprietà. L’entourage del capitano ha sminuito l’episodio della maglia lanciata in curva Sud e respinta al mittente. Su consiglio dei dirigenti, si è preferito mantenere un basso profilo, evitando di rinfocolare pericolose polemiche: un atteggiamento molto diverso rispetto a quello che si registrò in un’altra occasione. A Siena, nel gennaio del 2005, insulti ad hoc e un nutrito lancio di bottigliette accolsero la presenza di Totti sotto il settore ospiti provocando la dura reazione del numero dieci, che disse amareggiato: «A fine stagione valuterò se restare ». Alcuni tifosi sono intervenuti ieri alle radio di riferimento della capitale, spiegando che con quel gesto simbolico non si voleva colpire solo Totti, bensì tutta la squadra, accusata di scarso impegno e rea di non aver salutato i tifosi al seguito a Basilea. L’episodio della maglia rifiutata allunga la lista di situazioni allarmanti registrati negli ultimi mesi: la Sensi costretta a vivere sotto scorta, le denunce per aggressione in curva agli steward prima della gara con la Juventus, il boicottaggio della recente trasferta di Siena e le presunte prevaricazioni segnalate da tanti tifosi che si sarebbero visti impedire l’accesso allo stadio dai gruppi organizzati nella prima mezzora di domenica. C’è poi la reiterata esplosione di bombe carta: comportamento costato alla società un’ammenda di 15 mila euro (a Siena furono 10 mila), peraltro ridotta come prevede il codice di giustizia sportiva per la collaborazione che la Roma ha prestato alle forze dell’ordine nella prevenzione. Se in Italia è andata bene, però, una sanzione più pesante potrebbe arrivare nei prossimi giorni dall’Uefa. L’avvocato Antonio Conte è già stato allertato, perché non è così remota l’ipotesi che i tumulti scoppiati la settimana scorsa in Svizzera (nove gli arrestati) costino la squalifica dell’Olimpico.