Luciano Spalletti nel corso della conferenza stampa alla vigilia di Roma-Torino accenna al suo futuro. Per la prima volta Spalletti ha dato l’impressione di un avvicinamento alla permanenza sulla panchina della As Roma, dando appuntamento a Rosella Sensi per l’inizio della prossima settimana, mercoledì dovrebbe essere il giorno decisivo fra Spalletti e la As Roma.
L’anno prossimo resterà alla Roma?
Nelle conferenze precedenti mi hai già fatto domande simili. Sotto questo aspetto non scherzo: la Roma è un’attrazione incredibile per quelli che fanno il mio lavoro. Sono incantato dalle bellezze di Roma. Con i ragazzi mi sembra di aver avuto un buon rapporto. Ciò significa voler dire anche quello che deve essere il suo ruolo e la sua disponibilità. Ci può stare che un calciatore viva un momento particolare di vita e lo porti dentro lo spogliatoio. Ma io ho cercato spiegare la traccia da dover seguire per avere partecipazione. Devo parlare con la Sensi come lei deve parlare con me. Una cosa la devo fare io, un paio lei e parleremo a metà settimana. Si cerca solo il momento giusto per avere la tranquillità per spiegare bene i programmi sempre per il bene della Roma e per i suoi sportivi.
E’ fiduciso?
Io so quello che devo dire, lei mi chiederà quello che vuole chiedermi. Bisogna lavorare in maniera seria e costante, buttarsi dentro in maniera importante in un impegno professionale assoluto.
Al di là dei contratti e degli incontri, l’attrazione è ancora viva verso la Roma?
Quando io dico “devo dare il 150 per cento” non significa non aver stimoli o entusiasmi. Se non si hanno i punti fermi dei progetti o una chiarezza assoluta, diventa difficile dare il contributo importante. Si farà un discorso corretto sempre per il coinvolgimento verso una partecipazione totale.
I punti fermi potrebbero essere una campagna acquisti dignitosa?
Un punto fermo? La riconferma di Giorgio Rossi alla Roma.
Lei cosa deve chiedere alla Roma?
Niente, io sono innamorato di Roma e della Roma. Dopo che ci saremo confrontati in maniera corretta e trasparente, si possono trarre le conclusioni.
Sarà un colloquio definitivo?
Vediamo quello che viene fuori. Siamo d’accordo che ci saremmo sentiti e stare insieme a fine campionato e lo faremo.
Lei si aspetta chiarezza: e se questa chiarezza non dovesse arrivare?
La Sensi è stata straordinaria a non fare vivere alla squadra la difficoltà finanziaria che gli si vuole attribuire. Noi abbiamo sempre riscosso tutto puntualmente. Noi dobbiamo fare il nostro lavoro dentro il rettangolo di gioco e la Sensi ci ha sempre pagato. Quindi la dottoressa Sensi è straordinaria.
Se la squadra si smobilitasse, lei ci lavorerebbe lo stesso?
Ci lavorerei comunque. Una programmazione fatta in maniera complice in tutti gli aspetti io ci lavorerei tranquillamente. Lavorare nella Roma fa piacere, ma non posso garantire di vincere il campionato. Se poi venisse qualcuno che garantisce questo, io mi farò da parte. Vorrei sottolineare che noi giochiamo sempre per la vittoria. Se si dice che è disastroso arrivare sesti, io rispondo che si può arrivare anche decimi, ci sta.