Un centinaio di tifosi del Genoa, durante la gara Roma-Genoa si sono presentati a partita iniziata e sono stati fatti entrare in distinti nord, in uno spicchietto di settore dalla parte della Tevere in mezzo ai tifosi giallorossi. Hanno acquistato a Civitavecchia dei biglietti per quei posti e infrangendo le disposizioni sul divieto di prendere parte alla trasferta, si sono presentati ugualmente a Roma. Dopo attimi di panico, molti bambini sono stati fatti mettere a distanza di sicurezza, viste le prime scaramuccie, la polizia e gli steward hanno accompagnato il centinaio di genoani nel loro settore di appartenenza, anche se era stato disposta la chiusura, addirittura alcuni che, intanto avevano scavalcato la recinsione per passare in Tevere, sono stati fatti entrare sul terreno di giuoco e fatti accomodare nei distinti nord, meglio conosciuto come settore ospiti. Un temerario gesto che poteva avere delle conseguenze tragiche, la fuga per Roma del centinaio di genoani non doveva esistere, la loro presenza, a maggior ragione vietata dal CASMS, poteva creare una serie di incidenti e macchiare per l’ennesima volta una bella pagina d sport. L’Osservatorio dovrà puntare l’attenzione sull’episodio, perchè il rischio che l’azione dei genoani potrebbe essere presa in considerazione da altre tifoserie c’è tutta. Allora a cosa servono le misure di prevenzione se cento tifosi, non parliamo di due o tre, partono con la nave da Genova alla volta di Civitavecchia senza che nessuno sappia nulla, con il rischio di vivere per l’ennesima volta pomeriggi di guerriglia che con lo sport non hanno nulla a che fare. Caro "Osservatorio" cosa farai? perchè se i Genoani sono giunti a Roma in cento senza problemi, evidentemente le regole non sono perfette e l’episodio in questione va analizzato senza perder tempo e soprattutto senza che nessuno oggi ha scritto i titoloni che l’episodio meritava.