Bella, spumeggiante, a tratti devastante, capace di regalare al suo pubblico uno spettacolo con tre realizzazioni, una più bella dell’altra, la Roma contro il Genoa è stata così, in una maniera che solo pochi sanno fare, col cuore ha lottato ed ha anche sofferto, con l’ingegno e i suoi fuoriclasse, ha schiantato il Genoa. L’azione del primo goal realizzato da Cicinho, da applausi a scena aperta, un’armonia ed una rapidità di azione che poche volte possono ammirarsi, un fraseggio da capogiro con tanto di goal che ha fatto riscaldare già nel primo tempo l’Olimpico. Nella ripresa, la Roma vuole chiudere la gara con il Genoa, è una buona squadra che può riaprire la partita in qualunque momento, Daniele De Rossi s’invola in progressione superando come niente gli avversari, spiattella dopo 40 metri di corsa palla al piede, con un’eleganza da giocoliere una palla che Mirko Vucinic col collo del piede sinistro manda all’incrocio la sfera ed in paradiso l’Olimpico. La Roma resta in dieci per l’espulsione di Taddei, poi anche il Genoa pareggerà il computo degli uomini in campo con l’allontanamento di Sculli, il Genoa tenta di avvicinarsi alla porta di Doni, di catapultarsi e di cercare la via del goal con la fitta ragnatela di centrocampo che Gasperini, espulso pure lui, ha disposto per imbrigliare la linea mediana giallorossa, qualche pericolo Doni lo corre ma è bravo a sventare, nei calci d’angolo il Genoa tenta la stoccata per riaprire la partita, ma la Roma si difende bene. Spalletti dispone la sua Roma in dieci per sfruttare il contropiede, Totti tenta due cucchiai senza fortuna, Vucinic stanco dà il posto alla Bestia, che subito vuole mettere anche lui la firma sulla partita. La forza ed i centrimetri di Julio Baptista faranno la differenza in una fase della gara che inizia a pesare, il ritmo della Roma contro il Genoa è stato costante e senza pause, la freschezza atletica della bestia è utile e Spalletti lo manda in campo proprio per questo, togliere uno stanco Vucinic e mettere in campo il rientrante brasiliano. Baptista tenta la via del goal su punizione ma senza precisione. Sarà poi decisivo al minuto 93, quando in percussione, si accentra alla sua maniera, supera due avversari e scarica un bolide alla spalle del portiere genoano per l’apoteosi del pubblico giallorosso. Roma 3 Genoa 0 e tutti a casa. Cara Roma sognare si può.