L’Avana, 3 gen. – (Adnkronos) – Raul Castro rinnova l’offerta di colloqui diretti, «senza intermediari», al nuovo presidente degli Stati Uniti Barack Obama. «Siamo pronti a farlo quando sarà possibile, quando lo decideranno, senza intermediari, direttamente, ma non abbiamo fretta, non siamo disperati», ha detto il leader cubano in un’intervista alla televisione dell’Avana, all’indomani dei festeggiamenti per il 50mo anniversario della rivoluzione castrista. «L’era dei gesti unilaterali è finita», ha ripetuto ancora Castro, così come quella della politica americana del «bastone e della carota», «continueremo ad aspettare pazientemente, abbiamo imparato a essere pazienti». Poi, parlando di Obama, il leader cubano ha detto di non aspettarsi cambiamenti rivoluzionari nella politica degli Stati Uniti, «ma spero di sbagliarmi». «Sta per arrivare un presidente che ha suscitato molte aspettative in molte parti del mondo, speranze che sono troppo grandi, io penso», ha osservato Castro. Già nelle settimane scorse, il leader cubano aveva aperto alla possibilità di un incontro con Obama, offrendo come sede Guantamano, la base americana sull’isola di Cuba di cui l’Avana rivendica la sovranità.