Un libro che racconta della storia d’amore nata tra Herman e Roma Rosenblat durante l’Olocausto è stato ritirato dalle stampe dopo che l’editore ha scoperto trattarsi di pura invenzione e non di un fatto realmente accaduto. Per oltre dieci anni, il 79enne Herman Rosenblat ha raccontato a quotidiani e riviste, apparendo anche due volte nel salotto del programma di Oprah Winfrey, molto popolare in Usa, dell’incontro in un campo di concentramento con colei che sarebbe diventata sua moglie. Durante la sua prigionia, diceva Herman alla stampa, la donna veniva a lanciargli attraverso il recinto pane e mele. Poi anni dopo a New York, si erano rincontrati per caso in un appuntamento al buio, innamorandosi e decidendo di sposarsi. Ma al vaglio degli autori di The New Republic, Rosenblat ha dovuto ammettere questa settimana di aver inventato tutto, costringendo Penguin Book a cancellare la pubblicazione del libro, prevista per il prossimo febbraio.Lerner Publishing Group, editore specializzato in testi per bambini, ha detto di aver avviato il ritiro dai negozi di un libro illustrato, "Angel Girl", basato sulla storia di Rosenblat, dopo essere rimasto "scioccato e deluso" nell’apprendere che si è trattato di una trama di fantasia.
Non è la prima volta che un autore ammette di aver farcito la realtà con dettagli stuzzicanti, ma immaginari: nel 2006, lo scrittore statunitense James Frey ha confessato di aver inventato di sana pianta alcuni punti chiave delle sue memorie di vita su esperienze di alcol e droga in "A million little pieces", quest’anno Misha Defonseca ha svelato di aver ideato con la fantasia la maggior parte della sua autobiografia — che racconta di una ragazza ebrea salvata dai lupi — e il libro "Love and consequences" di Margaret B. Jones su una ragazza cresciuta con le gang statunitensi è stato ritirato dal commercio pochi mesi fa.