A tutto si può rinunciare tranne che alle vacanze. Almeno gli italiani la pensano così. Alla faccia della crisi economica e della recessione, del calo della produzione industriale e dell’aumento della disoccupazione. Saranno 15 milioni le persone che durante le festività natalizie si metteranno in viaggio per qualche giorno di meritato riposo. Secondo l’ultima indagine della Confesercenti, la cifra è molto più grande rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (circa due milioni in più). Per il breve periodo di ferie i consumatori spenderanno nove miliardi di euro, “solo” 1,3 miliardi in più, a conferma che la spesa media scenderà a 593 euro a persona.
Vacanze più brevi e meno costose, quindi, ma di massa e, soprattutto, in Italia. La metà preferita in questo periodo resta la montagna, ma sono in buona posizione anche le città d’arte. In calo, invece, il desiderio di evasione e di divertimento. La maggior parte degli italiani trascorrerà il Natale con i familiari e una buona percentuale di quelli in viaggio si farà ospitare da parenti o amici. A rendere più piacevole il grande esodo i pit stop dal benzinaio poiché, rispetto a qualche mese fa, fare il pieno di carburante è quasi un piacere. La benzina è infatti scesa a 1,12 euro al litro e sono attesi ulteriori ribassi: il prezzo del greggio è in caduta libera nonostante le decisioni dell’Opec di tagliare la produzione di petrolio. Ieri a New York un barile di ex oro nero è stato pagato appena 33,4 dollari, in calo di quasi l’8%. Nel mese di ottobre, infine, il fatturato dell’industria in Italia è crollato del 5,9%. Dal 1° gennaio, scenderanno anche luce (-5,1%) e gas (-1%). Con un risparmio per le famiglie di circa 36 euro su base annua. Lo rende noto l’Autorithy per l’energia. Da gennaio ci sarà un «forte calo anche del gpl (-14,2%), con un risparmio annuo di 115 euro».