Uniti contro l’alcol. Per combattere le tante vittime della strada causate dalla guida in stato di ebbrezza. Fra poco tempo, infatti, chi beve non potrà più mettersi al volante. Per ora è solo una proposta di legge, ma dovrebbe essere varata in poche settimane, entro il mese di gennaio, poiché è bipartisan, cioè ha il consenso sia della maggioranza che dell’opposizione. Il relatore Silvano Moffa è del Pdl, ma la proposta in origine era stata presentata dal Pd. Il presidente della Commissione Trasporti della Camera Mario Valducci ha spiegato: «Vogliamo far presto, speriamo di avere il consenso del Senato in modo da accelerare l’iter di approvazione».
Il provvedimento è ancora allo studio, prevede sia l’inasprimento delle sanzioni, sia la riduzione del livello massimo consentito del tasso alcolemico. Si passerà dall’attuale 0,5, (già molto severo) allo 0,2. Chi va oltre dovrà consegnare la patente. Valducci ha aggiunto che l’abbassamento dei limiti potrebbe riguardare solo alcune fasce di età (quelle più a rischio), «ma io non sono d’accordo». La prima volta la patente verrà sospesa per sei mesi, ma in caso di recidiva potrebbe essere definitivamente ritirata.
La Fibe, l’associazione delle imprese ballo e spettacolo sostiene che servono più controlli non leggi più severe, Valducci invita gli enti locali ad utilizzare, come previsto, una percentuale delle multe per la sicurezza stradale. Intanto l’ultimo studio avverte che il 50% degli incidenti stradali in Italia sono provocati da chi guida dopo avere bevuto o assunto droghe e che i controlli sono molto inferiori a quelli degli altri paesi.