Da Simone a Simone. Un nome che al Chievo è sinonimo di successo. Lo è stato per Simone Perrotta, per anni in gialloblù prima di spiccare il volo verso la Nazionale e la Roma. Ora per i tifosi scaligeri quel «Simone» è Bentivoglio, scuola Juve, da due stagioni al Chievo, dove è diventato titolare inamovibile, sia per Iachini che poi per Di Carlo. Domani pomeriggio contro la Roma Bentivoglio sfiderà parte del passato del Chievo, e dovrà misurarsi con quel Simone Perrotta che in riva all’Adige ha lasciato ricordi indelebili. «Nella Roma tutti i giocatori sono importanti – afferma il centrocampista gialloblù – nessuno escluso. Ha un gioco brillante, che conta su ottimi inserimenti a centrocampo. Basta pensare non solo a Perrotta, ma ad un altro ex dalle qualità di Brighi, che è partito un pò in sordina e ora si sta rivelando una pedina indispensabile per la formazione giallorossa». Per Bentivoglio la ricetta anti-Roma potrebbe essere questa: «dobbiamo essere compatti – spiega – e concedere il meno possibile. Ci sarà da correre e da soffrire dall’inizio alla fine. Sappiamo questo e sappiamo quanto abbiamo bisogno di punti. Dobbiamo cercare di darci tutti una mano. Di essere gruppo». Quello contro una Roma in forte ripresa non sarà un impegno facile per il «piccolo» Chievo. Ma la squadra di Di Carlo ha capito proprio nell’ultimo match di campionato a Udine che risalire la china può ancora essere possibile. «Contro l’Udinese – riprende Bentivoglio – siamo riusciti ad essere concreti. Quella gara deve essere un punto di partenza per la nostra corsa alla salvezza. Era indispensabile fermare la serie negativa di sconfitte». Dopo i tre punti portati a casa dal ‘Friulì i gialloblù si sono parlati: «in settimana – riferisce il centrocampista del Chievo – ci siamo detti che dobbiamo lavorare sulla continuità e archiviare in fretta la trasferta di Udine. Non possiamo fermarci, vista la classifica dobbiamo essere pronti a fare altre imprese». Usa proprio la parola impresa Bentivoglio, ma non perchè pensa sia impossibile. «Ogni volta che scendiamo in campo – sottolinea -, lo facciamo per vincere. Non abbiamo mai impostato una partita per portare a casa un pareggio. E sarà così anche con un avversario temibile come la Roma».