L’infortunio di Burdisso ha creato reazione a catena che ha portato alla caccia del prossimo difensore giallorosso. Si parte da Savic, passando per Silvestre ed arrivando fino a Gastaldello. Ma, come accade in molti casi, al peggio non c’è mai limite. Siccome quando il mercato impazza non ci facciamo mai mancare nulla questa volta è stato persino scomodato Matteo Ferrari. Acquistato nell’annus horribilis 2004-2005 era stato preso in pompa magna come sostituto di Samuel salvo diventare, nel giro di una decina di partite, l’unico giocatore che metteva d’accordo tutti i giallorossi. Perché? Perché era l’unico giocatore che nessun tifoso voleva mai vedere in campo.
Dopo una stagione in prestito all’Everton tornò in giallorosso nel 2006 e ci restò per due anni con Spalletti, ormai da comprimario. Attualmente il giocatore è svincolato dal Besiktas (era finito in Turchia). Al sito Vocegiallorossa.it ha parlato il suo manager Gianni Corci che ha paventato un suo ritorno alla Roma al posto di Burdisso. Senza voler mancare di rispetto a Matteo Ferrari ed al suo agente, noi siamo sicuri che la Roma prenderà in considerazione altri giocatori. Ecco per voi l’intervista:
“Tra Ferrari e il Besiktas è in corso un arbitrato al TAS di Losanna per le sue spettanze. Ma se qualcuno lo chiamasse, entro 15-20 giorni sarebbe tesserabile senza problemi”.
Quanto c’è di concreto circa un possibile ritorno del calciatore alla Roma?
“Al momento non ci ha ancora chiamato nessuno”.
Se Matteo ricevesse una chiamata dalla Roma?
“Sarebbe senz’altro disposto a prendere in considerazione una proposta per tornare a giocare in serie A. Il rapporto con la Roma ha vissuto un po’ su alti e bassi, ma penso si tratterebbe di una destinazione molto gradita per il ragazzo”. In effetti nella sua militanza giallorossa Ferrari non è entrato in sintonia con tutti i tifosi, riuscì a mettersi in evidenza solo nell’era Spalletti, ma per gestire l’emergenza un centrale difensivo della sua esperienza potrebbe senz’altro fare comodo a Luis Enrique e alla nuova Roma a stelle e strisce di Thomas DiBenedetto”.
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