Forza-Roma.com – C’è chi pensa che gli americani dopo la firma di Boston non si siano più visti, c’è invece chi assicura che il cantiere dove si sta costruendo la Roma del futuro si trovi in pieno sviluppo, cercando in qualche maniera di risolvere le diverse problematiche. Un’opera di questa importanza si ritrova soprattutto quando il tempo a disposizione stringe e i fronti da tenere sotto occhio sono tanti.
Fino a questo momento è stato detto e scritto di tutto, a cominciare dai nomi che dovranno far parte della nuova dirigenza, per poi passare al nuovo allenatore, e concludere poi con la nuova rosa a disposizione del nuovo progetto. Un progetto che sicuramente deve avere le basi molto solide per far sì che la nuova Roma non finisca di nuovo immersa nelle ombre del fallimento dei propri obiettivi.
Uno di questi cantieri sul quale si cerca di trovare una sistemazione è proprio quello che riguarda il prossimo allenatore della AS Roma, che fino a questo momento si ritrova immerso nell’incertezza più profonda, visto e considerato che i nomi a disposizioni non sono tanti, e che il progetto Roma deve trovare ancora le proprie dimensioni.
Tutta questa incertezza parte dal presupposto che non si riesce a capire se il futuro allenatore della squadra giallorossa debba essere uno già affermato che chieda campioni che non potrebbero essere acquistati, oppure debba essere un emergente che possa avere il tempo a disposizione per lavorare con nuove promesse del calcio e puntare a traguardi importanti a medio e lungo termine.
Molti sono i nomi che fino a questo momento sono stati accostati alla squadra della capitale, dai più affermati come Ancelotti, Guardiola, Mourihno, Van Gaal, Hiddink, Benitez, ecc.. Per poi passare a quelli più emergenti o di seconda fascia come Villas Boas, Mazzarri, Gasperini, Delio Rossi. Fino alla riconferma di Montella.
La storia della Roma ci insegna che per puntare a traguardi importanti come il raggiungimento di uno scudetto o arrivare sul tetto D’Europa è necessario affidare la squadra a personaggi del livello come Nils Liedholm o Fabio Capello, due allenatori che di carattere ne hanno da vendere, e che nei momenti particolari di una stagione hanno saputo tenere sotto controllo un ambiente cosi complesso come quello giallorosso.
L’andamento della squadra in questa stagione dove molte volte è venuto a mancare l’attaccamento alla maglia da parte di molti giocatori ha dimostrato che forse Ranieri aveva ragione quando disse: “con questi ci voleva la frusta”
La nuova dirigenza dovrà fare in fretta per trovare un allenatore che possa gestire un gruppo che deve ritrovare le ambizioni e la voglia di vincere, cercando di isolarli da un ambiente molto complesso. Dalla prossima stagione non ci saranno più alibi, bisognerà far bene per dimenticare in fretta una stagione fallimentare come questa.
Riccardo Lelli