Caro Di Benedetto,
(in realtà mi sarebbe piaciuto iniziare con Caro Presidente, ma purtroppo dovrò attendere qualche altro giorno per farlo): Benvenuto a Roma:
la città eterna, la Capitale dalla storia millenaria, il fulcro della cultura latina ma soprattutto la terra del popolo giallorosso. In questi due giorni dal suo arrivo si sarà certamente accorto come una città e una squadra di questo livello siano costantemente danneggiati dalla stampa ma soprattutto dalla politica. Si dovrà abituare caro Thomas. L’Italia, ma soprattutto Roma, è il paese della polemica costante, della critica gratuita e del provincialismo per eccellenza. Tutti si sentono in dovere di parlare, anche senza conoscere nulla di quello che stanno dicendo. Deve sapere che da Noi, in base alle notizie, diventano tutti economisti, giuristi, finanzieri, politici, allenatori, portatori sani del verbo di verità assoluta. Non le parlo solo del calcio, è un discorso molto più ampio mi creda. Le basterebbe accendere la televisione per dieci minuti e vedere come sullo stesso argomento vengo date diecimila versioni diverse, tutte avvalorate da presunte fonti attendibili
L’ho vista scendere lunedì dall’aereo con quel volto paffutello e inconsapevole di quello che si era in procinto di scrivere nei suoi confronti. Le faccio presente che qualche figura di primo piano nel panorma giornalistico di livello nazionale ha creduto che il suo viaggiare in classe economy o il suo indossare un maglioncino casual color pesca non fosse indice di sicura affidabilità riguardo il suo conto in banca. Un discorso di questo tipo ce lo potremmo aspettare dai nostri “parenti” scoloriti( non si preoccupi, in questo caso si tratta di una sparuta, quanto irrilevante minoranza), ma non da persone che dovrebbero fare della trasparenza e dell’informazione convalidata da dati certi il loro pane quotidiano. Ma siamo in Italia e ricordarglialo ogni paragrafo potrà solo che aiutarla.
Caro Thomas, siamo in guerra, una guerra di pace dicono da queste parti, come una notte luminosa o un ghiacciolo bollente per farle capire, eppure c’è qualcuno, un certo La Russa, un tale uomo politico che si spaccia per ministro della difesa, che ha trovato addirittura il tempo in questo periodo senza lavoro per lui per parlare di Lei, augurandosi che il suo arrivo possa essere solo un caso isolato e non l’inizio di una lunga serie.Ma siamo in Italia, amico mio.
L’intervento del Presidente del Coni Gianni Petrucci suona solo come una frecciatina verso di Lei. Mi auguro che la rispedirà al mittente nel minor tempo possibile, invitandolo a seguire un match in curva invece che sulla poltrona riscaldata dela tribuna vip. Si renderà presto conto che nella maggior parte dei casi, quando si segna un gol nella curva opposta rispetto a quella nella quale ci si trova diventa per così dire fantasioso provare ad immaginare le dinamiche che hanno portato a finalizzare quell’azione; detto in soldoni :NON SI VEDE UN’ ACCA. Ma Siamo nel BelPaese Mr.
Un breve discorso sui giornali e sulla carta stampata mi piacerebbe farlo, ma mi rendo conto che dovrei passare qui il resto della mia giornata e cerco di tagliare corto: tutti i giornali affermano tutto e il contrario di tutto, un esempio? Buffon alla Roma, Buffon resta a Torino; Coentrao alla Roma, Coentrao rimane in Portogallo, Pirlo alla Roma, Pirlo rimane al Milan. Insomma si potrebbe procedere per le lunghe ma il concetto rimarrebbe invariato. Per non parlare delle radio poi, la rovina del tifoso giallorosso medio sono proprio loro: Lei pensi che queste radiotrasmissioni passano tutto il giorno ad accusarsi reciprocamente, a gareggiare su chi ce l’abbia più lungo e più resistente agli urti: una rovina mi creda. Ma siamo in Italia e questa è la penultima volta che glielo dico.
Dimenticavo di dirle che nella maggiorparte dei casi siamo un popolo di irriconoscenti dalla memoria labile, passiamo dalle stelle alla stalle in un battibaleno. Una settimana siamo da scudetto, l’atra da zona retrocessione; una settimana ” quest’anno vinciamo la Champions”, l’altra: “Con Taddei andiamo al massimo in Europa League”.Welcome in Italy.
Ma la verità sa qual’è?
Che siamo degli inguaribili romantici, dei marcantoni che si sciolgono davanti ad un tramonto nel Colosseo, dei tifosi veraci e genuini che si addormentano sperando ad una Roma sul tetto del mondo, degli spavaldi battaglieri che si mangiano le fusaglie durante la partita.
Non ti curar di loro Mr Thomas, ma guarda e passa. Rendici felici e orgogliosi di quello che siamo, perchè ricorda:
“Possis nihil Urbe Roma visere maius.” (Orazio, Camen saeculare)
“Tu non vedrai nessuna cosa al mondo maggiore di Roma”.