Forza-Roma.com | Riccardo Lelli | Il tormentone societario continua a non dare tregua ai tifosi giallorossi e mano mano che si va avanti sarà sempre piú difficile non parlarne vista l’importanza del prodotto in vendita, la Roma, non usa semplice squadra di calcio ma una filosofia di vita.
Andando indietro col tempo ci rendiamo conto che i continui problemi societari hanno diviso in due la tifoseria. Abbiamo sbagliato. Il tifoso non deve incitare una dirigenza, ma i valori e i principi che con il passare del tempo si sono creati e rinforzati. Sopratutto in questo momento, in cui l’ambiente giallorosso sta attraversando un periodo di difficoltà che comporta tante incertezze sul futuro calcistico, economico e societario, il tifoso si dovrebbe chiudere “a riccio” attorno alla squadra. E’ arrivato il momento di guardare avanti, facendo perno sulla vera forza del tifoso giallorosso, la sua romanità. Tifosi che hanno più volte dimostrato di essere capaci di sostenere la squadra come nessun altro tifoso è in grado di fare. Basta pensare alle grandi mobilitazioni in vista delle grandi trasferte.
A riempire di incubi la notte del tifoso giallorosso ci pensa la vendita della società, appena cominciata e che non terminerà sicuramente a breve. Sperando che, chi di dovere, renda agevole il passaggio a colui che possiede i soldi e progetti seri per rendere grande questa Roma. Un’acquisizione, quella della Roma, che non è solo una questione di interessi.
Il calcio di oggi è globalizzato, nei soldi che vengono investiti e nel potere che le persone coinvolte hanno nella vita sociale. E’ per questo che l’unico modo nel quale una società di calcio possa sostenersi è portando avanti un valido progetto di azionariato popolare dove, anche i tifosi, possono occuparsi della propria squadra senza dover aspettare/sognare il magnate di turno.
Dobbiamo crescere con i nostri colori, con la nostra realtà e con le nostre idee.
“I tifosi sono la linfa vitale del calcio professionistico – sono l’identitá dei club. Propietari, allenatori e giocatori cambiano, ma i tifosi restano sempre”. (Michel Platini).
Allora cosa aspettiamo? È ora di mettersi in moto e terminare al più presto questo tormentone, consapevoli che la nostra forza è, e sempre sarà, la nostra romanità.