Vorrei vivere in un mondo diverso. In un calcio assolutamente diverso. Senza i Mourinho, i Materazzi, i Balotelli, senza i Chivu, senza ipocrisie ma fatto di sincerità e di schiettezza. A caldo il calcione di Totti in tanti l’abbiamo giudicato male anzi malissimo, condannando più l’uomo che la pedata in sè, gettando fango sulla faccia di un simbolo che preso dall’acredine e dalla follia di un calcio malato perchè pieno di provocatori ha sferrato un colpo di gamba a quel simpaticone di Balotelli, che fino a qualche giorno fa’ anche i suoi tifosi, quelli che oggi con ipocrisia lo difendono, lo avevano messo in croce. L’Italia è un paese pieno di questa “nobile” gente: il paese dei puritani, perchè il perbenismo fa’ da padrone, un paese in cui tutto gira verso la lealtà , lo star bene in società , la fratellanza, un paese senza odio e senza violenza. Totti è stato giudicato perchè l’Italia è un paese pulito, con oltre 50 milioni di persone che vivono quotidianamente per aiutare il prossimo e non giudicare mai male l’avversario. Una nazione in cui le dispute non esistono, tutto è costellato di bontà e rispetto. Mourinho accusa la Roma perchè non ha digerito la frase della Sensi: “Vergogna per chi vince in questa maniera”. E Mourinho cosa fa’? Consiglia di concedere a Mezzaroma (romanista e presidente del Siena) il premio non concesso alla Roma per la coppa non vinta ai senesi come incentivo per battere l’Inter. Materazzi segue la linea mediatica del suo allenatore e cosa fa’? Dichiara: “Si vergogni la Sensi”. Adesso parla pure Materazzi, quello che ha rotto nasi e zigomi più di ogni altro. Cristian Chivu, quello del vile gesto di sferrare a palla lontana un calcione a Toni un mese addietro, a fine gara si rivolge alla Tevere romanista prima con le braccia e con le mani, poi con le dita. Stesso simbolo, quello dell’ombrello, di un essere ingrato e poco raccomandabile. L’Italia purtroppo è anche questa, dimenticavo il calcio è solo questo!