Servivano risposte importanti anche in Europa, contro un avversario di livello, al punto che questo Roma-Betis ci ha dato effettivamente qualche indicazione sulla quale vale la pena concentrarsi. Partita complicata, forse quella più delicata dell’intera fase a gironi di Europa League. Già, perché se da un lato c’è una corsa a quattro ancora molto aperta per tutte le squadre, allo stesso tempo ai ragazzi di Mourinho serve una volta per tutte continuità dopo il colpaccio esterno di San Siro contro l’Inter.
Ecco perché anche un semplice Roma-Betis di giovedì sera torna utile per capire quale sia lo stato d’avanzamento per il gruppo, ma anche per i singoli. Inutile dire che tutti gli occhi fossero ancora una volta su Dybala. Al di là del salto di qualità che ci si aspetta dall’argentino in stagione, infatti, in questo periodo diventa importante capire anche quali siano le sue condizioni. A maggior ragione, dopo lo stop contro l’Atalanta che è costato tre punti in classifica. Al di là dell’attaccante argentino, non possiamo certo tralasciare il contributo fornito da alcuni giocatori che fino a questo momento non hanno trovato moltissimo spazio.
I migliori in Roma-Betis tra i padroni di casa
Dybala 6,5. Decisamente il più brillante tra i suoi, soprattutto in riferimento ai giocatori offensivi mandati in campo dal tecnico portoghese. Rigore trasformato con freddezza e soprattutto un grandissimo gol sfiorato con un tiro al volo di pregevole fattura. Cala nel secondo tempo, ma è l’unico che prova a caricarsi la squadra sulle spalle.
Ibanez 7. Il migliore in difesa. Cresciuto molto nelle ultime settimane e finalmente più lucido. Nessuna sbavatura e nessun momento di pausa, quasi a voler rispondere chi gli ha imputato proprio questo negli ultimi dodici mesi con la maglia della Roma. Ora serve continuità per forza di cosa.
Chi ha steccato in Roma-Betis tra i ragazzi di Mourinho
Zaniolo 4. Davvero non ci siamo. Prestazione sottotono, con una traversa colpita da ottima posizione, probabilmente partendo da una posizione di fuorigioco. Per il resto, poca roba. Evanescente e tornato solista, con giocate fini a loro stesse, condite da un cartellino rosso che rischia di privare Mourinho di una preziosa risorsa per più di una partita in Europa League.
Abraham 5. Dimostra ancora una volta di non vivere un momento particolarmente brillante e felice. Qualche segnale incoraggiante ci sarebbe pure, come la condizione generale che pare essere un pochino migliorata, ma siamo ancora distanti dal suo meglio in assoluto.