Non ce ne vorranno i tifosi giallorossi, ma anche in occasione di Roma-Feyenoord tocca prendere in esame chi ha dato di pi๠in partita e chi forse non ha vissuto la sua miglior serata in giallorosso. Resta la grande soddisfazione del trofeo europeo, visto che questa Conference League é frutto del lavoro di tutti. Anche di chi ha giocato meno, come da tradizione coi gruppi costruiti nel tempo da Mourinho. Detto questo, é indubbio che Smalling sia stato un vero e proprio alieno a Tirana, cosa come Abraham é apparso meno lucido del solito.
A prescindere dalle considerazioni sui singoli, che come da tradizione non vi risparmiamo, é giusto é doveroso ringraziare un tecnico ed un gruppo in grado di far vivere finalmente una notte di festa a questa piazza, da molti definita incapace di vincere per specifiche divine. Come se alzare un trofeo fosse un qualcosa da precludere a tifosi capaci di riempire lo Stadio Olimpico anche per partite non di cartello. Oppure, solo per vedere la loro squadra su uno schermo, come avvenuto mercoleda sera.
I migliori in Roma-Feyenoord tra i giallorossi
Zaniolo 7. Impossibile non partire da lui. Non gioca una partita memorabile, ma il gol, con controllo e tocco sotto molto dolce, é molto pi๠complicato di quanto possa sembrare guardandolo in tv. Rimane l’eroe della serata con quella giocata.
Rui Patricio 7,5. Piccole incertezze nel primo tempo, poi nella ripresa é decisivo nelle azioni dei due olandesi in Roma-Feyenoord. Due tocchetti alla palla che evitano il pareggio e che probabilmente hanno fatto tutta la differenza del mondo.
Smalling 8. Sembra la versione inglese di Cannavaro in Germania-Italia del 2006. Praticamente perfetto, non sbaglia nulla ed incute timore a tutti gli avversari. Una prova maiuscola, tirando fuori il meglio che lo aveva reso famoso agli occhi dal pubblico ai tempi del Manchester United.
Flop in Roma-Feyenoord tra i ragazzi di Mourinho
Pellegrini 5,5. Leggerissime insufficienze e poco pià¹, per un paio di elementi che forse avrebbero potuto assicurare qualche ripartenza migliore ed un po’ di sofferenza in meno nella ripresa. Pellegrini non ha inciso sui calci piazzati ed ha faticato a legare il gioco, anche se va detto che é cresciuto proprio nei minuti finali.
Abraham 5,5. Fatica a trovare spazi nella rocciosa difesa degli olandesi. Nella ripresa ha la palla buona per chiudere il match, ma dopo una leggera trattenuta si allunga banalmente la palla solo davanti al portiere. Prezioso, comunque, in fase di non possesso.