La Roma vince a Firenze e sogna. La classifica dice che i giallorossi di Ranieri sono di fatto l’anti-Inter, i giornalisti no. Chi ha l’Inter nel cuore, vedi Bergomi (lo scudetto l’Inter l’ha già vinto, la Roma è distante, se l’Inter vince il recupero a Parma può concentrarsi sulla Champions ad 11 punti è tricolore). Bergomi non è il solo, se a questi aggiungiamo i vari Sconcerti, Ordine, Altobelli, Serena, Boban tanto per citare chi ha messo lingua nel post gara di Fiorentina-Roma. Il trionfo nerazzurro è già servito. La Roma non è da scudetto, e forse neanche la sarà in questa stagione. Ma il calcio parlato è anche deduzione, è speranza e quel pizzico di irrazionalità rende avvincente anche quel torneo in cui tutti, Juventini e Milanisti compresi, hanno già dato lo scudetto all’Inter. La rabbia di vedere al secondo posto la Roma è tanta, li mangia vivi, hanno sperperato tanto denaro e pian piano la nostra Roma ha accorciato il gap iniziale fino a giungere alle spalle dell’Inter. Non prendiamoci in giro, la Roma è la vera anti-Inter. Lo dice la classifica e lo dicono i numeri. La Roma ha un calendario leggermente favorevole. Gli scontri importanti in casa e le prossime due sfide con Palermo e Catania sempre all’Olimpico. Ha l’Europa League, che nonostante la propria importanza, non sarà mai la Champions. Energie e forze nervose sono diverse. Un aspetto che nessuno ha tirato in ballo: la Roma vince senza Toni e Totti, 45 minuti in condizioni ancora non perfette. E’un dato da non sottovalutare. Non interessa cosa dice la gente, a me non riguarda se alla fine sarà un’altra grande illusione. Io adesso ci sono e voglio giocarmela fino alla fine. Questo è l’importante. La Roma c’è e l’Inter che ha già vinto lo scudetto (a detta di tutti) può dormire sonni tranquilli. Attenti a non addormentarvi a lungo. Alle spalle c’è chi ha veramente fame di vincere qualcosa di straordinario. O meglio strapparlo a chi già se l’è cucito nonostante ci siano ancora 45 punti a disposizione.