Si parla addirittura di Tottismo. Una casta per costringere Lippi a convocare il capitano della Roma per il mondiale in Sudafrica. Che Totti abbia un potere mediatico ed un sentimento che sprigiona nei confronti dei suoi tifosi-amanti è un fatto risaputo e non sarà mica Il Giornale a scoprirlo. In un’Italia che attende i risvolti di una “finanziaria” quanto mai intricata, il noto quotidiano, visto lo stato di quiete che attanaglia da nord a sud la penisola, ha individuato in Totti l’elemento per poter risalire alla ribalta già alla prima decade del nuovo anno. Non è stato Totti a voler essere l’icona del calcio con un’intervista al Tg1 alla fine del 2009 per l’augurio del nuovo anno ma il famoso quotidiano ad iniziare una campagna contro chi evidentemente non considera la testata essendone largamente indifferente. Totti andrà ai mondiali se ci saranno tutte le condizioni fisiche non perchè una “loggia” decidere in merito. Il Tottismo è a mio parer quell’arte che il capitano della Roma mette in mostra ogniqualvolta scende in campo con la maglia della propria città, di lobby o caste non riesco a trovarne. Si può tentare di scrivere che il capitano della Roma abbia un peso specifico all’interno della propria società ma da lì a descriverlo come un accentratore mi pare alquanto inqualificabile per chi ha giurato amore eterno per l’unica maglia indossata nella propria vita calcistica.