Nel confronto giornaliero fra chi sostiene l’attuale dirigenza e chi la contesta, la Roma sembra essere diventata una squadra di brocchi, capaci di trasformarsi in fenomeni, per poi tornare brocchi. L’ago della bilancia oscilla paurosamente fra i sostenitori e i detrattori, a seconda dell’ultimo risultato conseguito.
Ieri è andata male? Allora ha ragione chi continua a lamentarsi.
In realtà, la Roma, fatte le debite eccezioni, sia in positivo, che in negativo, non conta né fenomeni, né brocchi. E’ una squadra di ottimi giocatori sui quali, tuttavia, pesa il gravame della vittoria ad ogni costo, in nome di quella continuità di risultato, che diventa risorsa vitale per un club autofinanziato.
Di fronte ad una tale consapevolezza, il peggio che possa farsi è dare le cose per scontate.
Non sono mai scontati, per esempio, i tre punti; nemmeno quando vinci due a zero al novantesimo e mancano solo i quattro minuti di recupero.
Tutti colpevoli, allorché la partita è stata trasformata in una sorta di festa anticipata; una passerella a vantaggio dell’ultimo arrivato, quasi a volere suggellare il successo con un battesimo di prestigio. Peccato che l’idea abbia giocato a scapito della concentrazione, trasformando le celebrazioni in una sorta di harakiri dolorosissimo.
Ancora più pericolo è dare per scontata la nostra partecipazione alla prossima Champions League.
Il Napoli ci ha scalzati dal quarto posto… Già… Il Napoli di Mazzarri e Dossena; due che sono stati molto vicini a varcare i cancelli di Trigoria. Il Napoli che dal cambio di allenatore ha tratto il beneficio dei punti, più o meno come è accaduto alla Roma, aggiungendo, però, il bel gioco ed una regolarità spaventosa.
Rimanendo ai romanisti mancati, ieri, un certo Floccari, alla prima con la nuova squadra, ha realizzato una doppietta. In settimana, si è dato addosso a Spalletti, reo di avere ostruito l’arrivo di Toni; diamogli, allora, il merito di avere reclamato con tutte le forze l’acquisto dell’ex genoano. Purtroppo, il neoattaccante biancoceleste ha un prezzo di riscatto pari a 9 milioni di euro. Non so come farà la Lazio, ma per noi è fantamercato.
Tornando alla classifica, va sottolineato come il nostro attuale quinto posto resti subordinato all’esito del recupero fra la Fiorentina ed il Milan. I viola, vincendo, ci scavalcherebbero.
Dunque, tutto è tornato improvvisamente in bilico, proprio nel momento in cui l’addetta alle casse giallorosse, Cristina Mazzoleni, ha ufficializzato ciò che tutti sapevamo: il nostro futuro dipende essenzialmente dal piazzamento in campionato. Essendo questa l’unica certezza che abbiamo, sarebbe opportuno mantenere altissimo il livello di guardia. Vale per i calciatori e per i dirigenti. Questi ultimi, inoltre, dovrebbero cominciare a valutare alternative plausibili agli introiti Uefa, se davvero intendono dare credibilità al “progetto”.
Colgo l’occasione per rivolgere sentiti auguri all’ex giallorosso Christian Chivu. Un infortunio del genere può avere ripercussioni inimmaginabili sulla carriera dell’atleta. Noi lo rivogliamo in campo, non importa con quale maglia. Di certo ci vorrà tempo, il che insinua l’ennesimo dubbio della giornata: siamo così sicuri che Burdisso, il prossimo anno, giocherà ancora con la Roma? Ribadisco: nella fallibilità degli attuali parametri gestionali, nulla è scontato.