Ultimo editoriale dell’anno 2009. Grandi successi ed un colpo di mercato già in cantina hanno fatto da prologo per un anno difficile e complicato quello che la Roma ed i suoi stanno venendo finire. La speranza che tutti i giallorossi cullano stà nella voglia e nel desiderio di vincere almeno un trofeo per preparare la grande stagione del sogno scudetto. Anche io come tantissimi romanisti sogno lo scudetto già da quest’anno ma la ragione prevale sulla passione, causa maggiore di illusione, e porta il pensiero del romanista ad “accontentarsi” di un posto Champions. Attenzione però, il quarto posto và ancora conquistato, è vero che la Roma dell’ultimo periodo merita il posto che occupa ma la stagione è ancora lunga e tortuosa. Non dimentichiamo cari amici giallorossi il post-Catania, la nostra Roma ad un passo dallo scudetto più che meritato, il giocattolo di indubbia bellezza rotto e per i giallorossi l’apertura delle porte della delusione, dell’amarezza e dello sdegno nei confronti della società, responsabile per una “tragica” condizione e per una strategia inerme. Si è andato avanti nonostante la contestazione senza squilli, i silenzi di Trigoria e Villa Pacelli sono stati peggiori delle grida, ad un tratto il grande stratega della Roma bella e invidiata abbandona, con la consapevolezza di chi sà che il suo ciclo è finito. Luciano Spalletti si è dimesso all’indomani della sconfitta patita dalla Roma per opera di una Juventus, già vincitrice dello scudetto allora. A Spalletti vanno necessariamente i miei migliori auguri di grandi successi e permettetemi di dire che mi fà enorme piacere che vinca fuori dall’Italia… Le dimissioni di Spalletti hanno portato a Roma un romano e romanista, il ritorno a casa del figliol prodigo, che nonostante l’inglese e lo spagnolo non ha dimenticato la lingua di Testaccio ed il cuore dei romanisti. Claudio Ranieri l’uomo che è stato capace, il compito è stato arduo e non sono mancate le critiche, di mettere sulla retta via una Roma afflitta da una crisi d’identità. Ha impartito le proprie regole, ha escluso quando c’era da escludere anche i vari Mexes, Juan, Doni e così via, ha rigenerato tante valide forze, ha dato responsabilità all’occorrenza a gente sconosciuta, Julio Sergio ad esempio. Calciatori con il foglio di via in mano sono pronti per rinnovare, Cassetti e Taddei, aiutati dal tecnico hanno terminato l’anno alla grande. Ranieri ha curato la Roma nella sostanza, se poi gli interpreti giallorossi sono dei fuoriclasse è chiaro che qualche discreta gara esce fuori. Il 2009 sarà ricordato per tante ragioni, negative con qualche bagliore sul finire, il contratto di Totti, l’ottima salute della Roma ed il colpo di Toni tanto atteso… Cosa vorrei dal 2010? La Roma che ho apprezzato negli ultimi due mesi… e basta! A buoni intenditor poche parole. Buon fine anno a tutti e buon principio. Forza Roma.